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I tecnici ridevano della certificazione antincendio dei materiali usati sulla Grenfell Tower

Agli atti dell’inchiesta sul drammatico incendio della Grenfell tower di Londra che ha causato la morte di 72 persone i messaggi di una chat tra tecnici dell’azienda che ha prodotto alcuni materiali per i lavori sul grattacielo. I tecnici discutendo dei materiali infiammabili utilizzati sulla Grenfell Tower, scherzavano sul loro “prodotto di merda” e sulle “bugie” dietro l’autorizzazione.
A cura di Antonio Palma
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Il personale dell'azienda che ha prodotto alcuni materiali per i lavori sulla Grenfell tower di Londra, realizzati prima del drammatico incendio che ha causato la morte di 72 persone, era ben consapevole che la certificazione antincendio del materiale di rivestimento del grattacielo era in realtà falsa e ridevano dell'autorizzazione rilasciata dagli enti di controlli preposti. La vicenda emerge da una delle inchieste in corso sul drammatico rogo del 14 giugno 2017 costato la vita tra gli altri alla coppia di giovani italiani Gloria Trevisan e Marco Gottardi.

In particolare agli atti dell'inchiesta sono finiti i messaggi di una chat tra tecnici dell'azienda che, discutendo dei materiali infiammabili utilizzati sulla Grenfell Tower,scherzavano sul loro "prodotto di merda" e sulle "bugie" dietro l'autorizzazione . Quel materiale infatti aveva ottenuto una catalogazione di Classe 0 cioè di un prodotto considerato a infiammabilità limitata quando in realtà era altamente infiammabile. Secondo quanto emerge dalle chat, per ottenere il via libera delle autorità sarebbe stato usato uno stratagemma: il test sarebbe stato eseguito solo su un elemento di rivestimento più resistente invece che sull'intero materiale composito. Ciò gli ha permesso di ricevere la Classe 0 in Inghilterra e Galles, ma non in Scozia.

La chat tra i tecnici dell'azienda risale al 2016 cioè un anno prima del rogo fatale della Grenfell tower. "Tutte bugie amico, tutto ciò che facciamo qui è mentire" diceva uno dei membri del team tecnico a un collega.  Secondo l'accusa proprio quei test avrebbero dato il via libera all'uso del rivestimento sul grattacielo londinese che si sarebbe rivelato decisivo poi nell'alimentare le fiamme che infatti sono subito andate fuori controllo e hanno continuato a divampare sino al 16 giugno. Secondo l'azienda, però, nessuno del gruppo ha fornito alcun consiglio sull'idoneità del materiale per l'uso sulla Grenfell Tower e che comunque sarebbe stato usato solo in minima parte sull'edificio.

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