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“Ha ucciso 600mila persone in Brasile”, commissione sul Covid vuole incriminare Bolsonaro per crimini contro l’umanità

Nel mirino della Commissione d’inchiesta del Congresso brasiliano (CPI) la gestione della pandemia nel suo Paese che ha provocato oltre 600mila morti. Numerose le accuse nei confronti di Bolsonaro e collaboratori (anche i figli): illecito, epidemia con morti, uso irregolare di fondi pubblici, violazione delle misure sanitarie e istigazione alla criminalità, oltre a falso ideologico in atti d’ufficio e crimini contro l’umanità.
A cura di Biagio Chiariello
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La Commissione d’inchiesta del Congresso brasiliano (CPI) chiederà di porre il presidente Jair Bolsonaro in stato di accusa “per omicidio di massa” per avere lasciato intenzionalmente che il Covid dilagasse uccidendo oltre 600mila persone nel suo Paese. Lo ha raccomandato la scorsa settimana il capo della Commissione, Renan Calheiros. Il senatore ha affermato che il Brasile, a causa del nuovo coronavirus, "ha pagato il prezzo" delle azioni e delle possibili omissioni del governo federale "in termini di vite umane". Ieri sera ha annunciato di aver presentato nove accuse contro Bolsonaro, tra cui "crimini contro l'umanità" e "prevaricazione". Il testo conclusivo della relazione sarà letta nella giornata di oggi, mercoledì 20 ottobre, mentre il voto si dovrebbe tenere martedì 26. La proposta, per essere approvata, ha bisogno della maggioranza dei voti dei membri del Commissione.

Le accuse contro Bolsonaro (e non solo)

Secondo quanto riporta il New York Times, le accuse (illecito, epidemia con morti, uso irregolare di fondi pubblici, violazione delle misure sanitarie e istigazione alla criminalità, istigazione alla criminalità, oltre a falso ideologico in atti d'ufficio e crimini contro l'umanità) riguardano in tutto 69 persone tra cui tre figli del presidente, “numerosi funzionari governativi attuali ed ex”. Bolsonaro sarebbe ritenuto responsabile della morte di centinaia di migliaia di brasiliani: "Molte di queste morti si potevano prevenire – ha detto Calheiros -. Sono personalmente convinto che sia responsabile dell'escalation del massacro". Tra le accuse mosse al presidente c’è aver promosso “farmaci dall’efficacia non testata come l’idrossiclorochina“ provocando un ritardo di mesi nell’inizio della campagna vaccinale. Mentre quelle "omicidio" e "genocidio delle popolazioni indigene" sono state ritirate all'ultimo minuto a causa del dissenso all'interno della CPI.

Le reazioni

La relazione conclusiva sarà inviata all'ufficio del procuratore, che è l'unico organo competente per giudicare le persone accusate dalla Commissione. "Il rapporto avrà l'aspetto di una sentenza, ma il governo è sereno. Possiamo criticare l'atteggiamento del presidente, ma non incriminarlo", ha detto al sito dell'Uol Fernando Bezerra, capo del blocco parlamentare del governo al Senato. Il senatore Flávio Bolsonaro, figlio del presidente, ha invece bollato come "macabri" i racconti di alcuni famigliari delle vittime da Coronavirus ascoltati in Commissione, contestandogli di essere "dei militanti" politici.

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