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Guerra in Ucraina

Guerra Ucraina, bombe russe su Kryvyi Rih, morti e feriti. Zelensky: “Offensiva è dura”

Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina e le notizie di martedì 13 giugno sulla situazione in corso: allarme aereo in tutto il Paese, morti e feriti nella notte a causa delle bombe russe nella città natale di Zelensky.
A cura di Susanna Picone
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Notte di bombe, morti e feriti in Ucraina. Mentre la controffensiva dà i primi risultati “localizzati” secondo fonti militari, nelle ultime ore l’allarme antiaereo è stato attivato in tutto il Paese. Lo riportano i media locali. Alcuni edifici civili nella città centrale di Kryvyi Rih sono stati presi di mira da attacchi russi. Lo ha riferito il sindaco Oleksandr Vilkul, riporta il Kviv Independent. Ci sarebbero vittime e feriti.

“La pace tra Russia e Ucraina senza giustizia non durerebbe, sarebbe rischiosa. La giustizia senza pace sarebbe ingiustizia”, così il cardinale Matteo Zuppi, che nei giorni scorsi è stato a Kiev nella sua prima tappa della missione di pace intrapresa dal Vaticano per porre fine alle ostilità sul campo di battaglia. Zuppi ha confermato che il prossimo appuntamento sarà a Mosca.

Russi attaccano la città natale di Zelensky

"Un altro atto terroristico dei russi che prende di mira il settore residenziale. Di notte. Insidioso. Crudele. Ci sono morti e feriti", ha scritto il capo dell'amministrazione militare regionale Serhiy Lysak su Telegram. Sarebbe stato colpito un edificio di cinque piani nella città natale di Zelensky ed è scoppiato anche un incendio. Le vittime – almeno una decina – sono state confermate dal governatore regionale secondo il quale ci sono anche altre persone intrappolate tra le macerie. Kryvyi Rih è stata spesso bersaglio di attacchi di droni e missili russi.

Zelensky: “L’offensiva è dura, ma sta andando avanti”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che combattere nella tanto attesa offensiva contro le forze russe è "duro", ma ha anche detto che Kiev "sta andando avanti". "I combattimenti sono duri, ma stiamo andando avanti, questo è molto importante", così il presidente nel suo consueto discorso. "Ringrazio i nostri ragazzi per ogni bandiera ucraina che ora sta tornando al suo legittimo posto nei villaggi del territorio appena liberato", ha aggiunto dopo che Kiev ha affermato di aver riconquistato sette villaggi dalle forze russe.

Ha poi commentato con dure parole gli attacchi delle ultime ore: "Altri missili terroristici, gli assassini russi continuano la loro guerra contro edifici residenziali, città ordinarie e persone. Purtroppo ci sono morti e feriti. L'operazione di soccorso a Kryvyi Rih continua. Le mie condoglianze a tutti coloro che hanno perso i loro cari! I terroristi non saranno mai perdonati e saranno ritenuti responsabili di ogni missile che lanciano", ha scritto su Telegram.

Dal crollo della diga 4 mld di danni all’agricoltura

Si continua a parlare anche del crollo del 6 giugno scorso della diga di Kakhovka, che secondo le autorità ucraine è stata fatta saltare in aria dai russi per impedire la controffensiva ucraina. Secondo quanto annunciato dal ministero dell’Agricoltura ucraino, il crollo della diga ha causato danni per oltre 4 miliardi di dollari al sistema di bonifica dell'acqua e ai canali.

Secondo il ministro, a meno che l'approvvigionamento idrico non venga ripristinato, l'agricoltura sarà impossibile nel sud dell'Ucraina nel prossimo futuro. Il bacino idrico di Kakhovka, secondo i dati del ministro, era stato la fonte di irrigazione per il 94% dei sistemi di irrigazione nell'oblast di Kherson, il 74% nell'oblast di Zaporizhzhia e il 30% nell'oblast di Dnipropetrovsk.

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