Gli analisti NSA spiavano anche mogli, mariti e amanti

Nel mirino degli analisti dell'Nsa, la National Security Agency americana , non finivano solo presunti terroristi, né persone potenzialmente pericolose per la sicurezza degli Stati Uniti, bensì anche le proprie mogli (o mariti), oltre ad amanti ed altre persone che non rappresentavano una minaccia per il Paese. Le intercettazioni avevano scopi esclusivamente privati ed il sistema era talmente diffuso che, in seno all'agenzia di spionaggio, era stato ribattezzato Loveint: intelligence dell'amore. Il particolare, finora inedito, è stato diffuso dalla stessa Nsa in un documento pubblicato alla vigilia di Natale in seguito a una richiesta avanzata dalla American Civil Liberties Union (Aclu) sulla base del Freedom of information Act. Lo spionaggio a soggetti privati, insospettabili ed insospettati, oltre che inoffensivi per la sicurezza americana, è durato oltre dieci anni.

Patrick Toomey, uno dei legali dell'Aclu, ha spiegato: "Questo spionaggio viene condotto quasi interamente in segreto e senza supervisione legislativa o giudiziale". Dai documenti rilasciati dalla National Security Agency, malgrado una lunga serie di omissis, emerge un quadro incredibile: tra le altre cose, emerge infatti come un funzionario dell'Nsa avesse fatto rapporto a un collega, colpevole di aver spiato per due anni la fidanzata, nel tentativo di scoprire eventuali tradimenti. Non solo: un'analista ha tenuto sotto controllo il telefono del marito prima che i suoi superiori le dicessero di smetterla. "Loveint" è andato avanti indisturbato per più di dieci anni. Emblematica la storia di un militare, degradato quando è stato scoperto che aveva preso di mira la moglie di un suo collega; un altro analista è stato punito perché scoperto a controllare le telefonate del figlio di un suo amico.