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Genitori e bimbi morti avvelenati in hotel in Turchia: chiusi dentro, hanno provato a sfondare la porta

La famiglia Böcek, padre, madre e due figlioletti di 3 e 6 anni morti avvelenati per una disinfestazione male eseguita nell’albergo in cui alloggiavano a Istanbul, era stata chiusa dentro dall’addetto quando si sono sentiti male. “C’era uno strano odore e sono uscito a mangiare fuori” ha dichiarato il guardiano notturno.
A cura di Antonio Palma
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Un padre disperato col figlio esanime in braccio che tenta di sfondare la porta dell'hotel a calci per cercare una via di fuga dalle esalazioni che li stavano uccidendo tutti. Sono le ultime drammatiche immagini della famiglia Böcek: padre, madre e due figlioletti di 3 e 6 anni morti avvelenati per una disinfestazione male eseguita nell'albergo in cui alloggiavano a Istanbul.

Le terribili immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza dello stesso hotel fanno parte ora nel fascicolo di indagine a carico dei gestori della struttura e della società che ha effettuato la disinfestazione nelle stanze della hotel in cui alloggiava la famiglia proveniente dalla Germania.

Dall'indagine infatti è emerso che dopo la disinfestazione e un primo accesso in ospedale per una sospetta intossicazione, la famiglia era tornata a dormire per la notte nell'hotel dove però il receptionist aveva chiuso a chiave la porta di ingresso della struttura.

"La famiglia si era sentita già male nelle ore precedenti, avevano detto di aver mangiato qualcosa che gli aveva fatto male e gli avevo anche consigliato una clinica vicina ma poi erano ritornati. Io sono arrivato in hotel verso le 22:45. C'era odore di vomito. Circa All'1:00 sono uscito per prendere un po' d'aria fresca a causa dell'odore. Verso l'1:30 ho chiuso a chiave la porta dell'hotel e sono andato a mangiare in un kebab lì vicino" ha raccontato uno degli addetti che era in servizio all'ingresso dell'albergo la sera della tragedia.

La famiglia vittima dell’avvelenamento
La famiglia vittima dell’avvelenamento

"Ho chiuso a chiave la porta era per impedire ai ladri di entrare in hotel. Il numero di telefono e le chiavi erano comunque sul tavolo all'ingresso dell'hotel. Quando sono tornato, 15-20 minuti dopo, ho visto un'ambulanza davanti alla porta. Ho notato che la famiglia era sull'ambulanza.  Non credo sia stata colpa mia", ha aggiunto l'uomo nella dichiarazione rilasciata alla polizia e resa pubblica.

Intanto le analisi hanno escluso definitivamente che il cibo mangiato dalla famiglia fosse contaminato. Il rapporto preliminare dell'autopsia ha indicato come principale causa del decesso "l'avvelenamento chimico dovuto all'ambiente dell'hotel". Secondo la polizia, l'uomo che ha spruzzato pesticidi nell'hotel non aveva alcuna formazione o certificazione ma era stato comunque incaricato dell'intervento per eliminare le cimici.

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