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Francia: la telecamera che controlla e rimprovera i cittadini scorretti

In una cittadina della Costa Azzurra le autorità hanno deciso di collegare telecamere e megafono alla centrale di polizia dove l’agente di turno può rimproverare a voce alta ogni cittadino che commette una leggera infrazione imponendogli di rimediare.
A cura di A. P.
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Immaginate di commettere qualche infrazione ad esempio parcheggiando in malo modo l'auto o gettando a terra un cartaccia ed essere immediatamente rimproverati da una voce severa che dall'alto ci ricorda la violazione. Non è una scena di un film in stile grande fratello ma quello che accade da alcuni giorni a chi si trova a passare per una cittadina della Costa Azzurra, Mandelieu-la-Napoule, dove le autorità locali hanno deciso di introdurre un sistema di  videosorveglianza tutto nuovo fatto di telecamere "parlanti". Come racconta il Corriere della Sera, in realtà come ormai accade in tutti i Paesi, dalle grandi metropoli alle piccole città, le telecamere di sorveglianza erano già installate da tempo, solo che nella città francese si è deciso di aggiungere anche dei megafoni collegati direttamente con la centrale della polizia locale.

In pratica si tratta di telecamere già collegate alla centrale di polizia per segnalare eventuali situazioni di pericolo, ma ora dotate di un microfono attraverso il quale l'agente di turno può rimproverare direttamente il cittadino scorretto. Il poliziotto, dopo aver constato a distanza una infrazione leggera, attiva il microfono e redarguisce a voce alta il cittadino che l'ha commessa imponendogli di rimediare immediatamente pena una severa sanzione. Se da un lato la novità sembra utile per piccole infrazioni come un posteggio in divieto che evita anche la multa o per dare la sensazione di sicurezza, dall'alto sembra imporre una sorta di controllo totale sull'individuo.

"Non possiamo inviare ogni volta una pattuglia e in certi casi davvero non è necessario. Se l’operatore della videosorveglianza vede qualcosa che non va, può farlo notare subito a voce, molto facilmente" ha spiegato il capo della polizia municipale. "Ho parcheggiato l’auto davanti alla banca e credevo che fosse tutto a posto, non c’erano avvisi particolari, eppure la voce mi ha rimbrottata lo stesso, perché le ruote erano un po’ sopra una linea gialla che neanche si vedeva. In questi casi tutti si girano e ti guardano, non è piacevole" ha ricordato invece un'automobilista.

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