14 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Francia: approvato il divieto: “Da settembre stop ai cellulari a scuola”

Okay del Senato al provvedimento tanto voluto dal presidente Emmanuel Macron. La nuova legge, in vigore da settembre, impedisce l’uso di qualsiasi dispositivo (telefonini, tablet, smartwatch) che si può connettere al web, dalle materne fino ai licei.
A cura di Biagio Chiariello
14 CONDIVISIONI
Immagine

In Francia non sarà più possibile usare il cellulare nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e nelle scuole superiori fino ai 15 anni di età degli studenti. Il Parlamento francese ha infatti approvato la legge che proibisce l'utilizzo nelle scuole di “dispositivi portatili collegati a internet”. Il provvedimento, fortemente voluto dal presidente Emmanuel Macron durante la campagna elettorale del 2017, coinvolgerà ogni genere di apparecchiatura capace di collegarsi alla rete: dai telefonini ai tablet, passando per gli smartwatches. Sono però previste eccezioni "per scopi pedagogici", che verranno lasciate alle valutazioni dei singoli istituti nei rispettivi regolamenti interni. I singoli istituti potranno creare una sorta di “deposito” di telefonini all’ingresso della scuola o autorizzare gli studenti a tenerli, chiaramente spenti, nello zaino.

Il governo metterà a punto nelle prossime settimane un manuale per studenti e professori per spiegare meglio i contenuti della legge. Il Codice dell'istruzione vietava già per legge, dal 2010, l'uso di telefoni cellulari "durante ogni attività di insegnamento e nei luoghi previsti dal regolamento interno". Ma secondo il ministro dell'Istruzione Jean-Michel Blanquer questo divieto mancava di un solco giuridico solido. E di fatto molte scuole non avevano mai approvato i regolamenti propri interni che dovevano disciplinare lo stop e in diversi casi il divieto veniva aggirato. Ora l’uso sarà consenti solo ai docenti a meno di indicazioni differenti. La nuova legge è stata approvata con il voto favorevole dei parlamentari di “La République En Marche”, il partito del presidente, oltre che di quelli di MoDem e UDI-Agir-Indépendants. Astenute le opposizioni di destra e sinistra che hanno definito la nuova legge "un'operazione di comunicazione" e una "legge di facciata" che "non cambierà nulla”.

14 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views