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“Fanno sesso in strada”, interviene la polizia ma era il padre che stuprava la figlia: shock in Spagna

La terribile scena a Lleida, in Spagna, dove agenti di polizia municipale intervenuti per la segnalazione di una coppia che faceva sesso in strada di notte, hanno scoperto che in realtà era un padre che stava violentando la figlia ventunenne alla presenza di un altro figlio di appena 8 anni.
A cura di Antonio Palma
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"Una vicenda orribile”, non trova altre parole il sindaco di Lleida per descrivere quanto accaduto tra le strade della cittadina spagnola dove agenti di polizia municipale, intervenuti per la segnalazione di una coppia che faceva sesso in strada, hanno scoperto che in realtà era un padre che stava violentando la figlia ventunenne alla presenza di un altro figlio di appena 8 anni. La terribile scena nella notte tra sabato e domenica scorsa, fuori dalla Cattedrale della Llotja, in Plaza de la Llotja , intorno alle 3 del mattino.

La polizia locale era stata allertata da una chiamata di passanti che avvisava di una coppia che stava facendo sesso in pubblico. Una volta giunti sul posto, però, gli agenti della “Guardia Urbana” hanno scoperto l’orrore. L’uomo di 40 anni era il padre della ventunenne e sul posto c’era anche un minore. L’uomo è stato arrestato in flagrante mentre la vittima è stata immediatamente trasportata in ospedale dove è stata sottoposta a visita medica secondo il protocollo per le aggressioni sessuali.

L’uomo è stato accusato di violenza sessuale e l’inchiesta affidata ai Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, che ha avviato un procedimento per chiarire i fatti e accertare se il presunto aggressore avesse già commesso abusi in passato. Dal racconto della vittima, infatti, sarebbe emerso uno spaccato fatto di degrado e violenze continue da parte del genitore anche di natura sessuale.

L'uomo, è stato portato davanti a un tribunale lunedì ma il giudice ne ha ordinato il rilascio su cauzione con l’obbligo di stare lontano dai figli. Una decisione che ha creato scalpore ma che la Corte superiore di giustizia della Catalogna ha spiegato che per l'uomo non è stata disposta custodia cautelare perché l’accusa non lo ha richiesto al giudice.

L’uomo comunque è stato arrestato nuovamente oggi dai Mossos d'Esquadra ed è finito in cella per aver violato la precedente ordinanza restrittiva tentando di avvicinarsi all'abitazione in cui vive la giovane donna. Del caso sono stati interessati anche i servizi sociali del Comune che stanno analizzando la situazione di questo nucleo familiare per determinare come si sia arrivati a questo punto.

“Il caso è sotto inchiesta perché le dichiarazioni della vittima indicano che non si trattava della prima volta. È questo che ha fatto scattare l'allarme. La comunità dovrà parlare e dovremo chiederci perché accadono queste cose", ha dichiarato il sindaco Larrossa in una conferenza stampa, aggiungendo: “Dietro tutto questo c'è una storia orribile. Questa situazione richiede a tutti di essere vigili su ciò che sta accadendo nella nostra società".

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