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Guerra in Ucraina

Facebook bloccato in tutta la Russia

La Russia ha bloccato Facebook in tutto il Paese: ad annunciarlo è stato il regolatore Internet russo Roskomnadzor sul proprio canale Telegram: “Discrimina i media russi”.
A cura di Ilaria Quattrone
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La Russia ha bloccato Facebook in tutto il Paese. Ad annunciarlo è stato il regolatore Internet russo Roskomnadzor  sul suo canale Telegram. Secondo l'autorità russa che regola le comunicazioni e che ha preso la decisione nella giornata di oggi, venerdì 4 marzo, il social network "discriminerebbe i media russi". Con l'esplosione del conflitto in Ucraina, sono diverse le aziende e le piattaforme che stanno prendendo una netta posizione contro la Russia. E per questo motivo, subiscono blocchi o limitazioni dallo Stato guidato dal presidente Vladimir Putin.

Russia: "Commessi almeno 26 atti di discriminazione"

L'accusa nei confronti del social è di aver commesso almeno 26 atti di discriminazione nei confronti di media statali russi. Discriminazioni che, secondo la Russia, si sarebbero registrate da ottobre dell'anno scorso. limitato l'accesso agli account del canale televisivo Zvezda, dell'agenzia di stampa Ria Novosti, di Sputnik e di Russia Today. Il titolo di Meta, azienda di Facebook, ha così perso oggi a Wall Street circa l'1,5 per cento. Il provvedimento arriva dopo che, alcune ore fa, è stato approvato un provvedimento che prevede pene fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di notizie false sul conflitto.

Le parole del vicepresidente degli affari globali di Facebook

Nick Clegg, vicepresidente degli affari globali e della comunicazione di Facebook, ha affermato che adesso milioni di russi si troveranno tagliati fuori da un sistema che consente di avere informazioni affidabili e "privati della loro modalità quotidiana di connettersi con famiglie e amici e silenziati". Nonostante questo, Clegg assicura che sarà fatto tutto il possibile per ripristinare i servizi in modo che rimangano a disposizione delle persone consentendo loro di poter esprimersi in modo sicuro e protetto e di mobilitarsi.

La risposta di Meta

Dopo l'annuncio del blocco di Facebook, l'azienda Meta ha pubblicato un Tweet in cui afferma di aver seguito l'invasione in Ucraina passo dopo passo e di aver adottato delle misure che potessero proteggere i loro utenti. In un altro tweet, hanno spiegato di combattere contro la disinformazione mettendo maggiori restrizioni sui "media controllati dallo stato per aiutare le persone a sapere se ciò che vedono proviene da una fonte che potrebbe essere sotto l'influenza del governo".

Anche Twitter è stato bloccato in tutto il Paese

Alcune ore dopo il blocco degli accessi a Facebook, anche un altro social network ha subito un'azione simile. Si tratta di Twitter: secondo l'agenzia di stampa Interfax, l'altra nota piattaforma – che come Facebook era già stata destinataria di una misura simile nei giorni scorsi – è stata bloccata in tutto il Paese.

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