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Fa 500 chilometri per fare surf nonostante le norme covid: “Erano le onde giuste più vicine”

L’uomo è ora è indagato dalla polizia britannica per violazione delle norme anti covid imposte dal Paese per questa seconda ondata di contagi. “Se avessi potuto restare a casa e farlo lì, lo avrei fatto. Non sono un professionista che può muoversi sempre quindi questa era semplicemente un’occasione imperdibile” ha spiegato.
A cura di Antonio Palma
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“Erano le sole onde giuste per fare surf”, così un uomo britannico si è giustificato davanti all’accusa di aver percorso oltre 300 miglia, circa 500 chilometri, per praticare il suo sport preferito, nonostante le norme anti covid. L’uomo, Jeff Scott, ora è indagato dalla polizia per violazione delle norme anti covid imposte dal Paese per questa seconda ondata di contagi. In effetti il surfista è andato ben oltre le indicazioni delle autorità che permettono lo sport e l'esercizio fisico in solitaria ma impongono che avvenga solo nei dintorni della propria residenza. Sebbene i ministri non abbiano definito nel dettaglio questo termine, viaggiare per 500 chilometri in effetti sembra sia escluso.

L’uomo si è messo al volante della sua auto a Eastbourne, nel Sussex, fino a raggiungere la barriera corallina di Newquay Cribbar, in Cornovaglia, facendo un viaggio di andata e ritorno di circa dieci ore. Una zona che, secondo l’uomo, era il posto più vicino per avere le onde necessarie. L vicenda è venuta a gala perché per osservare lui e altri serfisti che erano arrivati sul posto, in zona centinaia di persone si sono radunate sulle scogliere nonostante il consiglio del governo di viaggiare solo per motivi "essenziali".

L’uomo dal suo canto si difende assicurando di non avere avuto alternative e di aver fatto di tutto per minimizzare il rischio di contatti e afferma di essere vittima di una caccia alle streghe poiché molti che lo prendono di mira "non amano lo sport che rappresenta". “Ho fatto di tutto per mitigare i rischi, ho preso un piccolo furgone invece del mio camper per non dover fare il pieno di benzina, mi son portato un pranzo al sacco per non dover andare in negozio, mi sono igienizzato sempre le mani, ho indossato una maschera sulla scogliera e mi sono allontanato socialmente dai surfisti in acqua” ha assicurato a un giornale locale, concludendo: “Se avessi potuto restare a casa e farlo lì, lo avrei fatto. Non sono un professionista che può muoversi sempre quindi questa è stata semplicemente un'occasione imperdibile”

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