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Esplode il lettino in un centro estitico, donna costretta a fuggire nuda: “Sono traumatizzata”

Pomeriggio di panico nel nord di Londra: un incendio in un centro estetico ha costretto Elaine Lanigan, 63 anni, a fuggire nuda in strada tra fumo ed esplosioni. Tre persone soccorse per inalazione. L’incendio, secondo i vigili del fuoco, sarebbe stato causato dal guasto di una ventola per il raffreddamento del lettino.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Quello che doveva essere un pomeriggio di routine al centro estetico si è trasformato in un incubo per Elaine Lanigan, 63 anni, che si è vista costretta a fuggire nuda da un salone di bellezza in fiamme a Wood Green, a nord di Londra. La donna, come di consueto, stava effettuando la sua seduta di lampade abbronzanti quando una nube di fumo nero ha invaso improvvisamente la cabina, lasciandola senza fiato.

 “Ero sul lettino e ho sentito uno strano odore, come di plastica o sostanze chimiche che bruciavano. Poi il fumo ha iniziato a entrare e stavo soffocando. Dovevo uscire subito, era questione di sopravvivenza”, ha raccontato la donna al Metro.co.uk.

La fuga disperata

Lanigan non ha avuto neanche il tempo di rivestirsi o di afferrare la borsa. Ha aperto la porta della cabina e si è lanciata fuori, trovandosi avvolta da un fumo densissimo.

Ero praticamente nuda, ma non avevo scelta. Sono corsa in strada, in mezzo al caos. Appena uscita si è sentito un boato, come un’esplosione, e una nube nera si è alzata dal salone”, ha spiegato.

La scena, documentata da diversi video circolati sui social, ha mostrato clienti e dipendenti fuggire dall’edificio, mentre dal centro estetico si sprigionavano fiamme e fumo.

In mezzo alla confusione, la donna non ha esitato ad avvertire anche chi abitava nei piani superiori: “Ho bussato alle porte degli appartamenti sopra al salone, temevo ci fosse ancora qualcuno dentro. Dovevo fare qualcosa anche per gli altri. È stato un incubo, potevo morire.”

La testimonianza: "Ho sentito urlare, poi un odore terribile"

Non solo Lanigan, ma anche altri clienti hanno vissuto momenti di terrore. Una madre di 42 anni, con due figli, ha raccontato:

Ho sentito urlare, poi un odore terribile, come di gomma bruciata. Subito dopo, il fumo nero. Non riuscivo a respirare, mi sembrava di avere un sacchetto di plastica sulla testa. Ho iniziato a strisciare a terra cercando la porta, ma non vedevo nulla. Credevo che non avrei più rivisto i miei bambini.”

La donna è riuscita a salvarsi solo seguendo un raggio di luce verso l’uscita, dove ha trovato Elaine ad aiutarla, poco prima di un’altra esplosione seguita da una nuova ondata di fumo. “È stato il mio peggior incubo, ho ancora i flashback. Non riesco a superarlo”, ha dichiarato al Metro.

Anche un autista di autobus, cliente abituale del centro, ha rischiato grosso. Secondo quanto riferito dal proprietario, l’uomo ha sentito un crepitio provenire dal suo lettino e, insospettito, è sceso a controllare. “Ha capito che c’era un guasto elettrico e si è vestito appena in tempo, prima che scoppiasse il caos”, ha spiegato il titolare, Ragu Nad.

I soccorsi e i danni

Sul posto sono intervenuti in pochi minuti vigili del fuoco e ambulanze. Tre persone, tra cui la signora Lanigan, sono state curate sul posto per inalazione di fumo. “I soccorritori sono stati meravigliosi”, ha raccontato la donna. “Avevo perso tutto, perfino i miei gioielli a cui ero legata, ma almeno sono viva. L’ambulanza mi ha riportata a casa perché non avevo più niente con me.”

I vigili del fuoco (London Fire Brigade) hanno confermato che la maggior parte del piano terra del salone è stata distrutta dalle fiamme. Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio sarebbe stato causato da un guasto a una ventola di raffreddamento di un lettino solare.

Anche il London Ambulance Service ha reso noto di aver inviato sul posto diverse squadre: “Un’ambulanza, un paramedico con auto di pronto intervento e un responsabile delle emergenze. Il primo soccorritore è arrivato in circa tre minuti. Tre persone sono state assistite e poi dimesse sul posto.”

Un’attività ridotta in cenere

Per il proprietario del centro, che gestisce il locale da vent’anni, i danni sono devastanti. “Un nuovo lettino può costare fino a 20.000 sterline. L’interno è completamente distrutto. La mia priorità è garantire il lavoro ai miei cinque dipendenti e riaprire il prima possibile”, ha dichiarato Nad.

La High Road di Wood Green è stata chiusa per diverse ore all’altezza dell’incrocio con Bounds Green Road, mentre i pompieri domavano le fiamme e mettevano in sicurezza l’edificio.

Un testimone che lavora in un pub vicino ha raccontato: “Sembrava di assistere alle conseguenze di un’esplosione. C’era così tanto fumo in strada che era difficile respirare. Le persone che uscivano dall’edificio erano sotto shock, sembravano incredule.”

Sicuramente per Elaine Lanigan, così come per gli altri sopravvissuti, l’esperienza rimarrà impressa a lungo. “Sono ancora traumatizzata, potevo morire lì dentro”, ha confessato. E anche chi, come la madre di due bambini, è riuscita a salvarsi, racconta di rivivere continuamente quei momenti.

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