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Guerra in Ucraina

Droni su Crimea, tank carburante in fiamme a Sebastopoli. Borrell: “Putin non vuole fine della guerra”

Allarme aereo nella notte in diverse regioni ucraine. Lavrov: “I tentativi di Washington e dei suoi alleati per isolare Mosca stanno fallendo”.
A cura di Susanna Picone
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Fiamme del vasto incendio a Sebastopoli
Fiamme del vasto incendio a Sebastopoli
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L'allarme aereo è suonato in diverse regioni dell’Ucraina nel corso della notte. L’allarme ha riguardato gli oblast di Dnipropetrovsk, Sumy e Poltava, oltre alla zona sotto controllo ucraino della regione di Zaporizhzhia.

Intanto, il governatore della provincia annessa alla Russia, Mikhail Razvozhayev, ha reso noto che un tank di carburante è in fiamme a Sebastopoli in Crimea a seguito di un probabile attacco di un drone. "Un tank di carburante è in fiamme, secondo le prime informazioni l'incendio è stato causato da un drone", ha detto il governatore secondo quanto riferisce la Tass.

Le fiamme si sarebbero estese a un'area di 1.000 metri quadrati e sui social sono iniziate a circolare immagini di quello che sembra essere l'intero deposito petrolifero e di un'enorme nuvola nera di fumo sulla città. Nessuno è rimasto ferito nell'incidente e non è prevista l'evacuazione dei residenti dei quartieri adiacenti. Per spegnere le fiamme sono intervenute 18 squadre antincendio.

Intelligence Uk: missili russi hanno mancato obiettivi militari

L'attacco missilistico lanciato ieri dalla Russia aveva "realisticamente" come obiettivo quello di colpire le unità di riserva ucraine e i rifornimenti militari arrivati recentemente dagli alleati, così oggi l’intelligence della Difesa britannica. Secondo gli analisti inglesi, l'attacco di ieri suggerisce "un cambiamento nell'uso da parte della Russia degli attacchi a lungo raggio" oltre a carenze nell'individuazione degli obiettivi e poca attenzione per gli effetti collaterali.

È "improbabile" che l'attacco "avesse come obiettivo le infrastrutture energetiche dell'Ucraina". Per Londra dunque la definizione degli obiettivi da colpire da parte dei militari russi, il "targeting", è "inefficiente e dà priorità alla necessità militare percepita rispetto alla prevenzione dei danni collaterali, comprese le morti dei civili".

Borrell: “Putin non vuole la fine della guerra”

"Purtroppo, quando sento il presidente Putin non posso essere ottimista, perché continua a dire che ha obiettivi militari e, fino a quando non li raggiungerà, non smetterà di bombardare e distruggere il Paese", le parole dell'Alto rappresentante dell'Unione europea (UE) per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell.

Parole che arrivano dopo l’attacco di ieri che ha provocato la morte di decine di civili, compresi diversi bambini. "Vogliamo la pace, ma l'unico che per il momento non vuole smettere di fare la guerra è Putin. La Russia vuole continuare la guerra. L'Ucraina, che non la vuole, deve difendersi. Per questo dobbiamo aiutarla", ha aggiunto Borrell.

“I tentativi dell'Occidente di isolarci stanno fallendo”

"I tentativi di Washington e dei suoi alleati per isolare Mosca stanno fallendo", ha affermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. "Sembra naturale che gli sforzi di Washington e dei suoi alleati per invertire il corso della storia e costringere la comunità internazionale a rispettare un ‘ordine mondiale basato sulle regole' siano falliti. Mi limiterò a citare il completo fallimento della linea degli occidentali per isolare la Russia. L'85% della popolazione mondiale non è disposto a tirare fuori le castagne dal fuoco per le ex metropoli coloniali", ha detto il ministro.

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