Dodici turisti muoiono dopo aver bevuto un liquore sul Mar Nero: “Non vedevano più e non stavano in piedi”

Un grave episodio di avvelenamento da metanolo ha sconvolto la città di Sochi, rinomata località balneare sul Mar Nero e meta preferita di Vladimir Putin. Almeno 12 persone sono morte dopo aver consumato una bevanda alcolica contraffatta, una grappa artigianale venduta in un mercato locale noto come Kazachiy (o Bazar), diventato tristemente celebre per la distribuzione di prodotti pericolosi e illegali.
Il metanolo, sostanza tossica e altamente nociva per l’organismo umano, è stato identificato come la causa principale di queste morti. La sostanza, spesso usata per adulterare alcolici a basso costo, è in grado di provocare gravi danni neurologici, cecità e insufficienza d’organo, fino al decesso. Questo tipo di intossicazione rappresenta un pericolo grave, soprattutto quando la bevanda viene consumata senza alcuna garanzia di qualità o provenienza.
Tra le vittime della tragedia vi sono tre membri di una famiglia di quattro persone che avevano acquistato la grappa contraffatta durante il loro soggiorno a Sochi. Inizialmente, quando tutti e quattro si sono sentiti male, hanno creduto si trattasse di una semplice sbornia. Nel giro di poche ore però la situazione è rapidamente peggiorata: hanno perso la vista, la capacità di camminare e parlare, fino a perdere completamente conoscenza. Solo uno di loro è sopravvissuto.
Tra i deceduti figurano Maxim Smetanin, 37 anni, e sua moglie Darya, 35 anni. Darya è stata colpita da cecità e perdita di coscienza durante un viaggio in treno di ritorno a casa e, nonostante il pronto ricovero in ospedale nella regione di Voronež, è deceduta poco dopo. Anche suo marito ha sviluppato gravi complicazioni, tra cui insufficienza renale e perdita della vista, che lo hanno condotto alla morte poco tempo dopo.
Altre vittime includono un turista che è morto per insufficienza renale e due donne provenienti da Čeljabinsk, che hanno perso la vita al loro ritorno da una vacanza a Sochi. L’esatta composizione della rete di vendita e produzione dell’alcol contraffatto è al momento oggetto di indagine.

Le autorità russe hanno già arrestato due persone, di 31 e 71 anni, sospettate di aver distribuito la grappa contraffatta, nota localmente come “chacha”. Secondo quanto riferito dal ministero dell’Interno russo, le due persone avrebbero venduto bevande alcoliche fatte in casa nel mercato Kazachiy.
Le indagini proseguono per risalire ai produttori e a tutti i soggetti coinvolti nella filiera illegale. Il governo russo ha lanciato un allarme rivolto a tutta la popolazione, invitando a evitare il consumo di alcolici di provenienza non certificata e di prestare massima attenzione all’acquisto di bevande da fonti non ufficiali.