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Covid, Trump confessò a Woodward di aver “nascosto la verità sul virus per non creare panico”

L’ultimo libro di Bob Woodward mette in imbarazzo la Casa Bianca: in ‘Rage’, il giornalista ha raccontato che lo stesso presidente gli confessò di esser stato informato già a fine gennaio della gravità del virus e averlo volutamente minimizzato in pubblico. La Casa Bianca smentisce: “Non ha mai mentito agli americani”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il presidente Usa Trump ha mentito agli americani sulla pandemia di coronavirus. La rivelazione arriva dalle anticipazioni del nuovo libro del giornalista Bob Woodward, diffuse dalla Cnn: in ‘Rage' (rabbia), il giornalista autore dello scoop sul Watergate, ha raccontato che lo stesso presidente gli confessò di esser stato informato già a fine gennaio della gravità del virus e averlo volutamente minimizzato in pubblico.

Nel libro viene raccontato che il presidente, all'inizio di febbraio, avrebbe confidato al giornalista-star, di essere stato informato già il 28 gennaio della gravità dell'epidemia di Covid-19, e di sapere quanto il virus fosse pericoloso, cinque volte "più mortale" dell'influenza, trasmissibile per via aerea e altamente contagioso. Da quanto emerge dalle pagine di ‘Rage', nelle settimane successive, minimizzò invece volutamente i rischi mortali del Covid.

"Questa è roba mortale", dichiara Trump a Woodward il 7 febbraio scorso, nel corso di una serie di interviste con il giornalista. Le ammissioni di Trump sono però in netto contrasto con i suoi frequenti interventi pubblici in quelle settimane, in cui si diceva certo del fatto che il virus "sarebbe scomparso" e che tutto si sarebbe presto risolto.

In ‘Rage', Trump dice che il compito di un presidente è "mantenere il nostro Paese al sicuro". Il 19 marzo, sempre al giornalista, Trump confessa di aver voluto deliberatamente "minimizzare", "e preferisco ancora sminuire, perché non voglio creare panico". Ma giorni prima aveva dichiarato un'emergenza nazionale a causa del coronavirus.

Gli attacchi di Biden

Il presidente Donald Trump ha "mentito volontariamente" sul coronavirus, il suo comportamento è stato un "tradimento del popolo americano", su una questione di "vita o di morte". Lo ha dichiarato il candidato democratico alle presidenziali statunitensi, e avversario di Trump, Joe Biden, parlando a un evento di campagna elettorale in Michigan. Biden ha detto che i commenti di Trump mostrano che il magnate "sapeva quanto mortale" fosse il virus, "sapeva e l'ha sminuito deliberatamente. Peggio ancora, ha mentito al popolo americano". Il democratico ha sottolineato che, "mentre questa malattia sconvolgeva il Paese, lui non faceva il proprio lavoro in modo deliberato".

La Casa Bianca smentisce

Ma la Casa Bianca smentisce tutto e con una precisazione, arrivata in serata, difende l'operato del Tycoon nella gestione dell'emergenza, spiegando che Trump "non ha mai mentito" ai cittadini sul coronavirus. Nel corso del briefing con la stampa, la portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, ha spiegato infatti che Trump ha voluto semplicemente tranquillizzare gli americani: "Quando si affrontano sfide molto difficili, è importante esprimere un senso di fiducia e calma".

La Cnn diffonde le telefonate

La Cnn ha trasmesso le registrazioni delle due telefonate in cui il presidente Donald Trump ha confessato al giornalista Bob Woodward di aver volutamente minimizzato un "virus mortale".

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