video suggerito
video suggerito

Cosa sappiamo sugli aerei russi intercettati vicino all’Alaska e sul Baltico: Usa e Nato inviano jet

La tensione resta alta nei cieli dell’Occidente. Quattro F-16 Usa si sono levati in volo per intercettare aerei russi rilevati nei pressi dell’Alaska mentre due caccia ungheresi della Nato Baltic Air Policing sono decollati dalla base di Siauliai in Lituania per “allontanare” jet russi vicini allo spazio aereo lettone”. A quanto si apprende, i velivoli russi non hanno violato i confini.
A cura di Eleonora Panseri
24 CONDIVISIONI
F–16 (Immagine di repertorio).
F–16 (Immagine di repertorio).

Il Comando di difesa aerospaziale Nordamericano (Norad) ha intercettato due bombardieri strategici russi Tu-95 e due caccia Su-35 nella zona di identificazione della difesa aerea dell'Alaska. A rendere nota la notizia è l'ufficio stampa del Norad.

Un aereo da rilevamento radar a lungo raggio E-3, quattro caccia F-16 e quattro aerei da rifornimento KC-135 sono stati schierati per intercettare i velivoli russi. Il comando del Norad ha chiarito che i velivoli russi si trovavano nello spazio aereo internazionale e non hanno violato i confini degli Stati Uniti o del Canada.

Inoltre, specifica il Comando di difesa aerospaziale Nordamericano, la zona di identificazione della difesa aerea copre lo spazio aereo internazionale al di fuori dello spazio aereo nazionale e richiede l'identificazione obbligatoria di tutti gli aeromobili per motivi di sicurezza nazionale.

Poche ore fa invece due caccia Gripen ungheresi del Nato Baltic Air Policing sono decollati da Siauliai, in Lituania, in risposta a tre jet russi che volavano in prossimità dello spazio aereo lettone, come rende noto il comando aereo alleato della Nato.

Il segretario generale della Nato Mark Rutte si è detto "d'accordo" con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo cui i paesi membri della Nato dovrebbero essere pronti, se necessario, ad abbattere droni e jet russi che entrano nel loro spazio aereo.

"Se necessario" ha ribadito in un'intervista a Fox News. "I nostri eserciti sono addestrati e preparati per questo. Sappiamo come farlo da oltre 40-50 anni", ha spiegato.

"I piloti da combattimento e i militari valuteranno costantemente le minacce e se sia necessario scortare questi aerei fuori dal territorio alleato, come minimo. – ha aggiunto – Ma se necessario, e il presidente ha perfettamente ragione, faremo anche di più. Il massimo per proteggere il nostro popolo".

Una posizione che già ieri, mercoledì 24 settembre, era stata condivisa anche dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in un'intervista alla Cnn.

"La mia opinione è che dobbiamo difendere ogni centimetro del territorio. – aveva detto. – Ciò significa che se si verifica un'intrusione nello spazio aereo, dopo un avvertimento, dopo essere stati molto chiari, ovviamente l'opzione di abbattere un caccia che si intromette nel nostro spazio aereo è sul tavolo".

Ma oggi l'ambasciatore russo in Francia Alexey Meshkov, in un'intervista a Rtl France, ha dichiarato che se i jet di Mosca venissero abbattuti sarebbe guerra. "Ci sono molti aerei della Nato che violano lo spazio aereo russo, succede abbastanza spesso. Ma non vengono abbattuti", ha detto.

Riguardo alle incursioni di droni e aerei stranieri nei cieli europei nelle ultime settimane, il diplomatico ha ribadito la posizione del Cremlino: "Lo neghiamo". La Russia "non fa questo, non gioca con nessuno", ha spiegato Meshkov, secondo cui l'Occidente ha "ingannato" Mosca "in molte occasioni".

24 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views