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Corriere si masturba a casa di una cliente: “Ero sconvolta, ho scritto una mail a Jeff Bezos”

È successo in Spagna: il fattorino – che doveva consegnare un pacco acquistato su Amazon – è entrato in casa di una donna di 72 anni e si è masturbato nella sua camera da letto. Il portale di e-commerce ha definito l’episodio “estremamente preoccupante” ed ha assicurato: “Pronti a collaborare con le autorità competenti”.
A cura di Davide Falcioni
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Una donna inglese in pensione ha denunciato un grave episodio di violenza sessuale avvenuto nella sua abitazione sulla Costa Brava, in Spagna, dove un corriere Amazon avrebbe fatto irruzione e si sarebbe masturbato nella sua camera da letto.

Il fatto è avvenuto il 15 luglio scorso, quando Jane (nome di fantasia), 72enne ex assistente sociale residente tra la Spagna e la Nuova Zelanda, ha ricevuto un pacco ordinato sul sito di e-commerce. La donna aveva acquistato un repellente per zanzare. Alle 17 circa, il corriere è arrivato alla sua abitazione, in un paese nel nord-est della Spagna. Jane, attraverso il videocitofono, gli ha aperto il cancello chiedendogli di attendere.

Al suo ritorno dal bagno, la donna ha raccontato di aver trovato il giovane, un uomo alto sulla ventina, all’interno della sua camera da letto, con la mano nei pantaloncini. L’uomo, senza autorizzazione, era entrato in casa, passando dalla cucina e salendo le scale. "Ero sconvolta", ha riferito al Guardian. "Si stava masturbando vigorosamente. Si è girato e si è capito che aveva eiaculato. Si è scosso la mano e quando si è girato verso di me, i pantaloncini erano bagnati".

Una volta all’esterno, il corriere ha chiesto il documento d’identità di Jane per registrare la consegna. Avendo difficoltà, è intervenuto un secondo uomo, più anziano, che attendeva nel furgone. Jane ha cercato di segnalare all'uomo quello che era accaduto: "Gli ho detto: ‘Il tuo collega ha fatto qualcosa di molto grave.’ Il mio spagnolo non includeva la parola masturbarsi". Dopo aver strappato il pacco dalle mani della donna, i due si sono allontanati. Jane è riuscita a fotografare il furgone e la targa. La donna ha poi contattato le autorità locali e il servizio clienti di Amazon.

La vicenda ha assunto contorni ancora più inquietanti quando, due giorni dopo, gli stessi corrieri si sono presentati nuovamente alla porta di Jane per una nuova consegna. Questa volta ha affrontato direttamente il collega più anziano: "Il tuo collega si è masturbato in casa mia – a quel punto conoscevo la parola – e l’ho denunciato alla polizia". L’uomo ha negato l’accusa, attribuendo l’aspetto bagnato dei pantaloncini a una bevanda rovesciata. Prima di andarsene, ha minacciato di denunciarla per calunnia.

Durante la seconda visita, la donna ha ottenuto un’immagine dell’uomo tramite il videocitofono, successivamente consegnata alla polizia. Le autorità spagnole hanno confermato l’apertura di un’indagine per "ingresso non autorizzato in abitazione e atti osceni".

Jane, insignita dell’onorificenza al merito in Nuova Zelanda per il suo impegno nel volontariato, ha inviato una segnalazione formale ad Amazon, scrivendo anche all’indirizzo clienti Jeff@amazon.com: "Amazon dovrebbe adottare immediatamente misure per proteggere i propri clienti in casi come questo. Il vostro servizio clienti non era minimamente preparato ad affrontare una situazione di abuso sessuale". La donna ha aggiunto: "Non riesco a immaginare Jeff Bezos che legge i reclami durante la sua luna di miele".

La versione di Amazon: "Pronti a collaborare con le autorità competenti"

In una risposta datata 18 luglio, Amazon ha riconosciuto la gravità dell’accaduto, definendolo “estremamente preoccupante”, ma ha chiarito che né il corriere né il servizio di consegna erano dipendenti o collaboratori diretti dell’azienda, invitando Jane a rivolgersi al venditore. La società ha affermato: "Prendiamo molto sul serio l'impegno a garantire la sicurezza dei nostri clienti e delle comunità che serviamo. Nel caso in questione, la consegna dell'articolo è stata gestita direttamente dal venditore. Indipendentemente da ciò, vogliamo assicurarci che i nostri clienti non subiscano comportamenti inaccettabili o illegali perpetrati da chiunque sia coinvolto nella consegna di un prodotto acquistato su Amazon. Siamo pronti a collaborare con le autorità competenti qualora fosse ritenuto necessario e stiamo lavorando con il venditore e il fornitore di servizi di consegna per approfondire ulteriormente l’accaduto".

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