Coronavirus nel mondo, cresce il numero dei contagi: allarme in India, in Spagna 3434 morti
I dati e la mappa del Coronavirus nel mondo di mercoledì 25 marzo, l'umanità intera è minacciata dal covid-19″ hanno ricordato oggi le Nazioni Unite, sottolineando che i Paesi più a rischio ora sono quelli più poveri sparsi tra Sud America, Africa, Medio Oriente e Asia. Proprio dall’Asia arrivano ora nuove notizie drammatiche: dopo la ripresa di Cina e Corea del sud, infatti, a preoccupare ora è l’India dove, secondo uno studio reso noto oggi, si rischiano 1 milione e 300mila casi di Coronavirus. La ricerca, condotta dal COV-IND-19 Study Group, un team internazionale di ricercatori interdisciplinari, sottolinea che senza misure anti-contagio efficaci il trend di crescita dei casi continuerà allo stesso ritmo di oggi e verso metà maggio si arriverà a un numero enorme di contagi con sistema sanitario al collasso e dunque migliaia di morti.
Coronavirus, in India sistema sanitario è già sovraccarico
“L'India ha il sistema sanitario più sovraccarico al mondo, e gli ospedali non sono in grado di fornire cure adeguate ai pazienti nemmeno nei periodi di normalità" sottolineano gli studiosi nella ricerca, spiegando però che "Le stime potrebbero cambiare dopo l'adozione delle misure restrittive prese dal Paese”. Secondo dati della World Bank, in effetti il numero di letti in India è pari a 70 ogni mille persone, mentre i posti in terapia intensiva sono appena il dieci per cento del totale. Dati che ovviamente potrebbero cambiare nei prossimi giorni visto che il Governo ha deciso di prendere contromisure urgenti e drastiche per ostacolare e combattere il Covid-19. La cosa certa è che non sono reali i numeri finora forniti finora dal governo che parlano di appena 600 casi positivi e undici decessi in tutto il subcontinente indiano.
La Russia contagi da Covid-19 triplicati, stop agli spostamenti
Intanto anche la Russia ha deciso uno stop ai movimenti non essenziali per almeno una settimana dopo una nuova impennata di casi. "Siamo riusciti a contenere il coronavirus fino ad ora, ma il Paese non è in grado di bloccare" completamente la minaccia” ha detto il presidente Vladimir Putin, sottolineando che ora è "imperativo" rispettare le indicazioni delle autorità. Nelle ultime 24 ore nel Paese infatti i contagi sono triplicati arrivando così a toccare quota 658. Al momento in Russia vi sarebbero 112mila persone monitorate e in auto-isolamento.
In Spagna record di decessi per coronavirus
Continua l’impennata di vittime anche in Spagna dove il numero di morti ha superato anche quello della Cina ed è ora inferiore solo all’Italia. Il ministero della Sanità spagnolo infatti ha confermato che nelle ultime 24 ore si sono registrati ben 738 decessi a causa del coronavirus che fanno salire il numero delle vittime totale a 3.434. Si tratta del picco massimo registrato finora nel Paese iberico dove i casi confermati salgono oggi ad un totale di 47.610.
I Contagi e i decessi da Covid-19 in Francia, Germania e Uk
In Germania invece i casi positivi da coronavirus sono saliti a 35mila mentre i decessi sono 181. Lo riferisce la John Hopkins University in base ia dati dei vari land che gestiscono autonomamente i bilanci del contagio. La Francia, invece, pur avendo meno contagi accertati, poco più di 22.30o, ha già fatto registrare 1100 decessi. Nel Regno Unito invece i contagi sono 8.227
e i morti 433. I 27 Paesi dell'Ue intanto valutano la creazione di un Centro europeo di gestione delle crisi per coordinare gli sforzi contro il Covid-19.
In Usa oltre 60mila casi, paura New York
Nel terzo Paese per numero di casi, gli Stati Uniti, i contagi accertati di coronavirus superano le 60mila unità, circa 7mila in più di ieri, mentre i decessi sono ora 807, circa duecento in più nelle ultime 24 ore. Dodici stati non segnalano decessi ma nelle grandi metropoli come New York la situazione è sempre più grave. Lo stesso Governatore della Grande Mela ha avvertito che bisogna aumentare urgentemente il numero di posti in terapia intensiva se non ci si cuore ritrovare di fronte all’evenienza di dover scegliere quali pazienti curare e lasciare morire gli altri.