Cina, fiamme in un centro commerciale: almeno 17 morti e 9 arresti
Un incendio in un centro commerciale nel sud della Cina ha ucciso almeno 17 persone. Il quarto piano dell'edificio a Huidong, nella provincia di Guangdong, è andato in fumo nel pomeriggio di ieri e oltre 200 vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per sei ore nel tentativo di riuscire a spegnere le fiamme. Da quanto è emerso, le fiamme si sono sprigionate da un cinema al quarto piano dell’edificio dove erano presenti materiali infiammabili e tossici. Tra le vittime ci sarebbe anche un vigile del fuoco e nell’incendio altre nove persone sono rimaste ferite. Le cause del rogo sono oggetto di inchiesta e al momento nove manager del centro commerciale sono stati arrestati per un possibile coinvolgimento nell’incidente. Sono tutti accusati di negligenza: le porte antincendio del centro commerciale erano bloccate e alcune persone sono morte nelle ressa provocata dal panico.
Edificio a rischio crollo – Secondo un giornale del Guangdong, il Southern Metropolis News, hanno dovuto lavorare almeno 270 pompieri e 45 autopompe per spegnere l'incendio. I vigili del fuoco hanno portato in salvo circa trecento persone che si trovavano all'interno dell'edificio. In televisione sono apparse le immagini di una ruspa che smantella un muro perimetrale per consentire alle persone intrappolate all'interno di fuggire. L'edificio, che aveva superato i controlli di sicurezza il mese scorso, sarebbe ora a rischio di crollo. In seguito all’incendio le autorità hanno ordinato l'evacuazione delle persone che abitano nei palazzi circostanti. Non è la prima volta che la Cina affronta incidenti di questo tipo: a Qingdao, località costiera cinese, nel novembre del 2013 un'esplosione a una condotta durante i lavori di manutenzione aveva provocato la morte di 62 persone. Altre 120 persone rimasero uccise, nel giugno dello stesso anno, da un incendio in un allevamento di pollame nel nord-est del Paese.