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Cile, dieci vittime dall’inizio della protesta. Il presidente: “Siamo in guerra”

Sale a dieci il numero delle vittime dei tumulti che da una settimana agitano il Cile per protestare contro l’aumento del prezzo dei biglietti dei trasporti pubblici. Le ultime cinque vittime sono state trovate nello stabilimento di una fabbrica di vestiti. Il presidente Pinera: “Siamo in guerra contro un nemico potente, un nemico implacabile che non rispetta niente e nessuno e che è pronto a fare uso della violenza e della delinquenza senza alcun limite”.
A cura di Davide Falcioni
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E' di dieci morti il bilancio dei violenti tumulti che stanno scuotendo il Cile: le ultime cinque vittime sono la conseguenza di un saccheggio da parte dei manifestanti di una fabbrica di vestiti a nord di Santiago, mentre altri due morti sono stati trovati in un supermercato nel comune di San Bernardo anch'esso saccheggiato e dato alle fiamme. Il bilancio conta poi altri due morti in un grande magazzino di materiali per l'edilizia e il bricolage a La Pintana. Una persona invece sarebbe stata uccisa dalla polizia a Santiago.

Il presidente cileno Sebastian Sebastian Piñera ha dichiarato: "Siamo in guerra contro un nemico potente, un nemico implacabile che non rispetta niente e nessuno e che è pronto a fare uso della violenza e della delinquenza senza alcun limite". Andrés Chadwick, ministro dell'Interno, ha spiegato di aver esteso lo stato di emergenza, in atto da due giorni a Santiago, ad altre città del Paese: le persone arrestate per le violenze sono 152, 40 sono finite in manette per saccheggi e 70 per gravi aggressioni.

La protesta degli studenti h avuto inizio una settimana fa, quando centinaia di giovani hanno preso d'assalto diverse stazioni di Santiago per protestare contro l'aumento del prezzo dei biglietti dei mezzi pubblici. I disordini hanno causato l'interruzione dei servizi di trasporto in quanto "impossibile contare sulle condizioni minime di sicurezza per passeggeri e dipendenti" ha comunicato l'azienda responsabile, disponendo poi la chiusura dell'intera rete sabato e domenica. Le violente contestazioni hanno portato il presidente Pinera ad annunciare la sospensione dell'aumento del prezzo dei biglietti. "Ho ascoltato con umiltà la voce della gente – ha detto il presidente – e non avrò paura di continuare a farlo, perché così si costruiscono le democrazie. Ho deciso di sospendere l'aumento del metro, ciò che richiederà la rapida approvazione di una legge, finché concorderemo un sistema per proteggere meglio i nostri compatrioti".

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