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Chi è il bambino nato negli Usa che il Dalai Lama ha riconosciuto tra i leader spirituali reincarnati

È un bambino di 8 anni, nato negli Stati Uniti e appartenente a una delle principali dinastie politiche e commerciali della Mongolia la decima reincarnazione di Khalkha Jetsun Dhampa Rinpoche, ultimo grande maestro tibetano della Mongolia e terza autorità del buddismo tibetano. Ma la dichiarazione del Dalai Lama potrebbe non piacere alla Cina.
A cura di Ida Artiaco
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Ha solo 8 anni, è originario della Mongolia ed è nato negli Stati Uniti: secondo il Dalai Lama sarebbe lui la decima reincarnazione di Khalkha Jetsun Dhampa Rinpoche, ultimo grande maestro tibetano della Mongolia e terza autorità del buddismo tibetano.

Non è chiaro quale sia il suo nome preciso, ma sicuramente è uno dei due gemelli della famiglia Altannar, una delle principali dinastie politiche e commerciali della Mongolia. Il piccolo è figlio di un noto professore dell’Università nazionale mongola, mentre la madre, Monkhnasan Narmandakh, è amministratrice delegata di uno dei principali conglomerati industriali e la nonna è una ex componente del parlamento mongolo.

Il riconoscimento sarebbe stato ufficializzato l’8 marzo con una cerimonia a Dharamshala, nello Stato indiano dell’Himachal Pradesh, dove il Dalai Lama vive, secondo quanto emerso dalla stampa indiana. Ma ciò non si traduce in una designazione alla possibile successione del Dalai Lama che, giunto ormai alla soglia degli 88 anni, ha ripetutamente affermato di non avere ancora deciso se indicare o meno a chi lasciare la guida spirituale.

Operazione comunque non facile, visto che nella comunità internazionale del buddismo tibetano sono almeno mille i lama, ovvero i maestri, riconosciuti come reincarnazioni di precedenti leader spirituali.

Tuttavia, il riconoscimento del bambino di 8 anni ha anche un'importanza politica, perché mira a rivitalizzare la presenza del buddismo tibetano nel Paese asiatico "schiacciato" tra Russia e Cina dove, nel sedicesimo secolo, il re Altan Khan, convertitosi al buddismo, conferì il titolo di Dalai Lama (Oceano di saggezza) al maestro Gelugpa Sonam Gyatso, terzo esponente del lignaggio mongolo.

Da tempo non erano stati riconosciuti lama mongoli rilevanti. In più il bimbo è anche nato negli Stati Uniti, cosa che potrebbe a maggior ragione non piacere a Pechino che rivendica il diritto di nominare direttamente i leader del buddismo tibetano.

Già nel 1995  un bambino di 6 anni fu scelto come nuovo Panchen Lama, la seconda figura più importante della fede. Tre giorni dopo venne preso in custodia dalle autorità cinesi e sostituito con un altro candidato.

L'identificazione del piccolo potrebbe così essere l'ennesima provocazione in chiave anticinese dell'anziano leader spirituale tibetano che non smette di lottare, dal suo esilio in India, per il suo Paese occupato dal 1950 da Pechino.

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