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Che cosa hanno deciso i leader Ue al Consiglio europeo: il documento finale

Dopo due giorni di vertice che hanno visto i leader Ue riunirsi a Bruxelles per discutere di diversi temi, dalla risposta economica all’emergenza coronavirus, alla lotta contro il cambiamento climatico e l’agenda internazionale dell’Unione, il Consiglio europeo pubblica le sue conclusioni. Ecco quanto hanno deciso i capi di Stato e di governo.
A cura di Annalisa Girardi
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Il Consiglio europeo ha pubblicato le conclusioni raggiunte dopo due giorni di vertice che hanno visto i leader Ue riunirsi a Bruxelles per discutere di diversi temi, dalla risposta economica all'emergenza coronavirus, alla lotta contro il cambiamento climatico e l'agenda internazionale dell'Unione. Già ieri in serata era stato annunciato il raggiungimento di un accordo sul Recovery Fund e sul Next Generation Eu, dopo che le risorse europee per il rilancio dell'economia europea erano di fatto bloccate a causa del veto di Ungheria e Polonia al bilancio comunitario per il 2021-2027. Su questo punto il Consiglio sottolinea come il rispetto dello stato di diritto sia alla base dei valori e degli ideali europei, sottolineando però che questo vincolo sulle risorse Ue sarà applicato nel pieno rispetto del Trattato dell'Unione, in particolare per quanto riguarda le diverse identità nazionali e strutture politiche e costituzionali. Sarà inoltre implementato nel pieno rispetto dei principi di obiettività, non discriminazione e parità di trattamento tra gli Stati membri. Inoltre, le linee guida per la corretta applicazione di questo regolamento, verranno delineate con la piena partecipazione degli Stati membri e fino a quel momento la Commissione non avanzerà proposte sottoposte alle clausole in questione.

Il pacchetto che ha permesso di superare l'impasse con Ungheria e Polonia prevede anche che una mera violazione dello stato di diritto non sia sufficiente a innescare il meccanismo che bloccherebbe l'erogazione dei fondi europei. Si dovrà anche dimostrare l'impatto dell'infrazione sul budget europeo e le conseguenze negative subite dagli interessi finanziari dell'Unione. Inoltre, si legge ancora nelle conclusioni, questo regolamento non riguarderà le carenze generalizzate e ogni procedura comunque dovrà essere prima discussa con lo Stato membro interessato, in modo da permettergli di risolvere la situazione.

La risposta dell'Ue alla crisi Covid

I capi di Stato e di governo hanno trovato una sintesi anche sulle altre questioni sul tavolo. In primis sulla questione della risposta al coronavirus. I leader Ue hanno affermato di aver accolto con entusiasmo le recenti notizie in merito al vaccino, ma sono anche consapevoli del fatto che l'emergenza non sia ancora finita. Intanto, però, hanno raggiunto un accordo per una graduale revoca delle restrizioni (basata anche sugli andamenti della campagna di vaccinazione) in modo da tornare alla normalità anche per quanto riguarda la mobilità dei cittadini tra i diversi Paesi europei e far ripartire così il settore del turismo, uno dei più colpiti dal lockdown.

La lotta al cambiamento climatico

Un altro tema sul quale si è discusso in questi due giorni di Consiglio europeo è quello della lotta al cambiamento climatico. L'obiettivo a lungo termine è quello di arrivare al 2050 con un'Europa climaticamente neutra. Per farlo gli Stati membri sono d'accordo sul fatto che entro il 2030 sia necessario tagliare di almeno il 55% (rispetto ai livelli del 1990) le emissioni di gas serra. "Avremo ambizioni climatiche sempre più alte, che incentiveranno anche una crescita economica sostenibile, creeranno posti di lavoro e porteranno benefici alla salute e all'ambiente per tutti i cittadini dell'Unione europea", scrive il Consiglio. Per poi sollecitare la Commissione europea affinché identifichi le modalità con cui tutti i settori economici possano contribuire a raggiungere l'obiettivo del 2030.

Sicurezza e agenda internazionale

Le altre due questioni di cui si è discusso a Bruxelles in questi giorni sono quella della sicurezza e i rapporti dell'Ue con il contesto globale. Per quanto riguarda il primo tema, il Consiglio europeo per prima cosa ha condannato duramente gli attacchi terroristici avvenuti di recente in Austria, Francia e Germania. "Siamo uniti nella lotta contro la radicalizzazione, il terrorismo e la violenza estremista", si legge. Una lotta che dovrà essere centrata sul controllo dei contenuti online e la rimozione di quelli illegali che potrebbero portare le persone a radicalizzarsi e commettere atti terroristici, sulla garanzia che l'educazione religiosa impartita sia sempre in linea con i valori e i diritti fondamentali e infine sulla ricerca in merito alla diffusione di ideologie estremiste. Il Consiglio stabilisce un rafforzamento della cooperazione tra le forze di polizia e le autorità giudiziarie e chiede agli Stati membri di utilizzare al meglio i database europei e le reti di informazioni comunitarie. Si sottolinea infine di impartire controlli ai confini esterni dell'Ue rispetto alle persone che vi entrano, cercando proprio dei possibili riscontri con le informazioni contenute nelle banche dati condivise.

Sulle relazioni esterne si è parlato principalmente di Stati Uniti e Turchia. Sugli USA si è sottolineata l'intenzione di lavorare fianco a fianco specialmente per quanto riguarda la lotta contro il coronavirus, il cambiamento climatico, la ripresa economica e la transizione ecologica e digitale. Per quanto riguarda la Turchia, invece, il Consiglio ha puntato il dito contro alcune azioni di Ankara che hanno portato all'innalzamento di tensioni nel Mediterraneo orientale.

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