Camila, la 19enne sparita alla vigilia di Natale in Texas. Le autorità: “È in pericolo imminente”

La scomparsa di Camila Mendoza Olmos continua a tenere in apprensione il Texas e le autorità federali. La 19enne, svanita nel nulla alla vigilia di Natale, è ora considerata dalle forze dell’ordine in "pericolo imminente", secondo quanto dichiarato dallo sceriffo della contea di Bexar, Javier Salazar.
Camila è stata vista l’ultima volta alle 6:58 del mattino di mercoledì 24 dicembre, mentre lasciava la propria abitazione in un sobborgo di San Antonio. Le immagini di una videocamera di sorveglianza mostrano la giovane mentre si aggira attorno alla sua auto, apparentemente alla ricerca di qualcosa all’interno dell’abitacolo. Poco dopo, il filmato si interrompe. L’auto è rimasta parcheggiata davanti casa, dettaglio che rafforza l’ipotesi che Camila si sia allontanata a piedi.
Al momento della scomparsa indossava abiti da casa: pantaloni del pigiama azzurri, una felpa con cappuccio e scarpe bianche. Gli unici oggetti che si ritiene avesse con sé sono le chiavi dell’auto e, forse, la patente. Un’assenza che ha subito allarmato la madre, Rosario Olmos, preoccupata dal fatto che la figlia non fosse rientrata dalla consueta passeggiata mattutina e che, soprattutto, non avesse con sé il telefono.

Proprio il cellulare rappresenta uno degli aspetti più inquietanti del caso. Circa tre ore dopo l’ultima immagine registrata dalle telecamere, la madre ha trovato il telefono di Camila spento e appoggiato su un letto. Un dettaglio che familiari e amici descrivono come del tutto anomalo: la ragazza, studentessa del Northwest Vista Community College, era solita portare sempre con sé il cellulare e avvisare chi le stava vicino di ogni spostamento.
Il giorno prima di sparire, Camila aveva parlato con la sua migliore amica, Camila Estrella. Stavano pianificando una giornata di shopping per cercare un vestito in vista di un evento familiare. Prima di salutarsi, la 19enne aveva detto semplicemente: "Ti voglio bene". Parole che oggi assumono un peso ancora più difficile da sostenere.
Le ricerche sono scattate immediatamente. La polizia locale ha perlustrato l’area nord-occidentale della contea di Bexar con pattuglie e unità cinofile, una zona che le autorità considerano sensibile anche per precedenti legati al traffico di esseri umani. Parallelamente, l’FBI sta fornendo supporto tecnico alle indagini, mentre il Dipartimento per la Sicurezza Interna monitora valichi di frontiera e spostamenti internazionali.
"Non vogliamo lasciare nulla di intentato", ha spiegato lo sceriffo Salazar, sottolineando che, sebbene le ricerche sul terreno siano concentrate in un’area circoscritta, non viene esclusa l’ipotesi che il caso possa estendersi oltre i confini degli Stati Uniti continentali. Lo stesso Salazar ha inoltre chiarito che Camila non è stata fermata né trattenuta dall’Immigration and Customs Enforcement, una verifica effettuata per escludere ogni possibile scenario.
Familiari e amici descrivono Camila come una ragazza presente, affettuosa e affidabile. "Non è da lei sparire così", ha raccontato la zia Nancy Olmos, ricordando il trasferimento della famiglia dalla California al Texas nel 2012. "Sapevamo che era successo qualcosa". Anche le amiche più strette parlano di una giovane attenta, sempre reperibile, mai solita allontanarsi senza avvisare.
Mentre la comunità continua a mobilitarsi e le indagini proseguono, l’appello resta lo stesso: chiunque abbia informazioni utili sulla scomparsa di Camila Mendoza Olmos è invitato a contattare le autorità. Ogni dettaglio, anche il più piccolo, potrebbe rivelarsi decisivo.