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Bimbo di 2 anni sbranato dal pitbull adottato dai genitori: “Allontanato per 30 secondi, voleva accarezzarlo”

La tragedia si è consumata nel giardino della casa di famiglia a Zante, in Grecia. Secondo i genitori del bimbo, il cane non aveva mai dato problemi ma nei dintorni dell’abitazione c’erano dei cacciatori che fischiavano, urlavano e sparavano e questo avrebbe messo in digitazione il cane che si è avventato sul piccolo.
A cura di Antonio Palma
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Un bambino di appena 2 anni è stato sbranato a morte da un pitbull  che i genitori avevano adottato e che tenevano nel giardino della loro casa a Zante, in Grecia. La tragedia si è consumata in poche decine di secondi sabato scorso nell'abitazione della famiglia  quando i genitori del piccolo si sono distratti non accorgendosi che il minore andava verso l'animale tenuto legato.

La madre del piccolo ha raccontato che la tragedia è avvenuta "in meno di 30 secondi" quando l'animale si è rivoltato contro il bambino che era andato lì solo per accarezzarlo come era abituato a fare anche con gli altri cani che la famiglia raccoglie e tiene in un rifugio di fronte all'abitazione.

"Era un bellissimo bambino che non smetteva mai di sorridere, era una felicità stare con lui e ci ha dato una grande gioia. Amava gli animali che abbiamo qui e ne abbiamo tanti, gatti, cavalli e cani e il pitbull non era mai stato un problema prima di sabato" ha raccontato la madre del piccolo al Daily Mail, ricostruendo l'orrore vissuto dalla famiglia.

Genitori e piccolo erano appena rientrati dalle compere e la coppia stava sistemando la spesa in casa quando è avvenuto il dramma. In quei pochi secondi il piccolo ha raggiunto il Pitbull che però si è avventato su di lui mordendolo al volto senza dargli scampo.  "Qualcosa è scattato dentro di lui e nei 30 secondi in cui siamo entrati per sistemare la spesa, il bimbo si è allontanato andando verso di lui e poi è finito tutto, è stato afferrato o scosso, sembra che sia stato morso solo una volta" ha aggiunto.

Secondo la famiglia, il cane non aveva mai dato problemi ma quel giorno nei dintorni dell'abitazione c'erano dei cacciatori che fischiavano, urlavano e sparavano e questo avrebbe messo in digitazione il cane che si è avventato sul piccolo. "Mio marito aveva salvato il cane e lo aveva legato in giardino con una catena lunga 10 metri, che costeggia il bosco, e in quel momento lì c'era la caccia. Si sentivano rumori di spari, c'erano altri cani e i cacciatori usavano i fischietti. Credo davvero che sia stato questo a spaventare il cane e spingerlo ad attaccare", ha dichiarato la donna.

"Non abbiamo mai avuto problemi con lui da quando l'abbiamo preso, si lasciava accarezzare e solleticare la pancia da nostro figlio, e gli leccava anche la faccia; non è mai stato un problema. Il bimbo giocava con lui tutto il tempo" ha raccontato ancora la madre del piccolo, concludendo: "Se avessi saputo che c'era qualche pericolo non avrei mai lasciato che giocasse con il pitbull, ma lui era nutrito e curato e non aveva mai creato problemi".

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