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Guerra in Ucraina

Russia-Ucraina, Biden contro Putin dopo l’orrore di Bucha: “È un criminale di guerra, va processato”

Dopo l’orrore di Bucha, il presidente Usa Biden è tornato a chiamare Putin “un criminale di guerra” chiedendo per lui il processo: “Quest’uomo è brutale e quello che sta succedendo in Ucraina è scandaloso”.
A cura di Ida Artiaco
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Vladimir Putin ha commesso crimini di guerra e per questo dovrebbe essere processato. Il presidente Usa, Joe Biden, è tornato a parlare del suo omologo russo, commentando quanto successo a Bucha nei giorni scorsi e annunciando che la sua amministrazione sta studiando nuove sanzioni contro Mosca, che verranno presto rese note.

"Ricordate che sono stato criticato per aver chiamato Putin un criminale di guerra – ha detto oggi l'inquilino della Casa Bianca dopo essere atterrato a Washington -. La verità è che avete visto tutti cosa è successo a Bucha. È effettivamente un criminale di guerra. Ma dobbiamo raccogliere le informazioni. Dobbiamo continuare a fornire all'Ucraina le armi di cui ha bisogno per continuare la lotta e dobbiamo ottenere tutti i dettagli in modo che possa essere sottoposto ad un vero e proprio processo per crimini di guerra. Quest'uomo è brutale e quello che sta succedendo a Bucha è scandaloso e tutti l'hanno visto".

Secondo Kiev, dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina sono stati registrati oltre 7.000 crimini di guerra.

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Alla domanda se ritiene che si tratti di un genocidio, Biden ha risposto: "No sono crimini di guerra". Intanto, gli Stati Uniti chiederanno che la Russia venga sospesa dal Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani. Ad annunciarlo su Twitter è l'ambasciatrice di Washington presso l'Onu, Linda Thomas-Greenfield, dicendo che "non possiamo permettere che uno Stato membro che sta sovvertendo ogni principio a cui teniamo possa continuare a partecipare al Consiglio dell'Onu per i diritti umani".

Le immagini di almeno 20 corpi sparsi per la strada a Bucha sono emerse nel fine settimana in seguito al ritiro delle forze russe dall'area, spingendo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a chiedere la fine dei "crimini di guerra" russi. Anche il bombardamento da parte della Russia di alcuni ospedali e del teatro di Mariupol usato come rifugio da bambini e famiglie, insieme al sospetto uso di bombe a grappolo in aree dense con molti civili, sono stati descritti come crimini di guerra.

Si ricordi che la Corte penale internazionale, che ha sede all'Aja, in Olanda, ha definito crimini di guerra la violazione delle norme che disciplinano i conflitti armati, e più in particolare delle Convenzioni di Ginevra del 1949 e dei protocolli addizionali del 1997, che disciplinano, tra le altre cose, l'omicidio volontario, tortura o trattamenti inumani, inclusi gli esperimenti biologici, distruzione ed appropriazione di beni, non giustificate da necessità militari o compiute su larga scala illegalmente ed arbitrariamente, crimini contro i prigionieri di guerra.

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