“Basta un oui”: Macron propone la riduzione dei parlamentari e assomiglia sempre più a Renzi

Emmanuel Macron sembra essere sempre più simile al Matteo Renzi presidente del Consiglio ante-dimissioni. Durante il discorso tenuto oggi pomeriggio davanti al congresso di Versailles, il presidente della Repubblica francese ha enunciato tutta una serie di riforme istituzionali che intende portare avanti durante il suo mandato quinquennale. Tra le varie riforme, la riduzione del numero dei parlamentari, storico cavallo di battaglia dell'ex presidente del Consiglio e attuale segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi. La riduzione del numero dei parlamentari, infatti, è stata una delle caratteristiche fondamentali della riforma costituzionale approvata dal parlamento italiano e mai applicata a causa del fallimento del referendum confermativo dello scorso 4 dicembre, referendum in cui il fronte del Sì alla riforma venne sconfitto con circa 20 punti percentuali di distacco.
Macron si appella al progressismo e a livello comunicativo, soprattutto su Twitter, sembra ricalcare lo stile di Matteo Renzi: slogan ad effetto diffusi sui social attraverso card realizzate con grafiche accattivanti, un continuo rimarcare la differenza tra l'epoca ante-Macron, un'epoca "di cinismo, scoraggiamento e di banalità" contro la nuova era post-elezioni che "farà ritrovare alla Francia la serenità", rinnovando l'invito ad avere coraggio e fiducia nel futuro e annunciando ai francesi "una vera e propria rivoluzione".
Insomma, lo stile comunicativo di Emmanuel Macron, unito al programma presentato, sembra quasi un déjà-vu per gli italiani, che scorrendo la timeline di Twitter quasi si aspettano da un momento all'altro di trovar scritto "Basta un Oui" – ricalcando lo slogan referendario coniato da Renzi – alla fine dei tweet del neo-presidente francese. Altra analogia: elencando tutte le riforme previste dal programma, infatti, Macron ha annunciato che "queste riforme saranno sottoposte al voto e se necessario chiederemo il parere dei cittadini attraverso un referendum". Esattamente come Matteo Renzi qualche anno fa.
Rivolgendosi alla stampa, poi, durante il discorso a Versailles, Macron ha attaccato il giustizialismo mediatico: "Spero finiate con questa continua e incessante ricerca dello scandalo, con la violazione permanente del principio di presunzione di innocenza, con la distruzione della reputazione di chi, magari dopo mesi o anni, viene ritenuto estraneo ai fatti e non riesce però a scacciare l'accusa iniziale". E anche in questo caso sono frasi molto simili a quelle spesso pronunciate da Matteo Renzi a margine di polemiche politiche e giudiziarie che nel corso degli anni hanno tenuto banco sui media, dall'affaire Consip fino al caso Banca Etruiria, passando per l'inchiesta Tempa Rossa.