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Audrey Hale, killer nella scuola di Nashville, aveva comprato legalmente 7 pistole prima della strage

Audrey Elizabeth Hale, la killer che due giorni fa ha fatto un’irruzione alla Covenant School uccidendo 3 alunni e tre adulti, aveva acquistato legalmente ben sette pistole prima di commettere la strage.
A cura di Davide Falcioni
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Audrey Elizabeth Hale, la killer che due giorni fa ha fatto un'irruzione alla Covenant School, una scuola elementare cristiana privata a Nashville, uccidendo tre alunni di 9 anni e 3 adulti,  aveva acquistato legalmente sette pistole pochi giorni prima di commettere la strage nascondendole in casa.

A renderlo noto è stata la polizia nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri, specificando inoltre che la 28enne era in cura da un medico per un disturbo emotivo non specificato: "Abbiamo accertato che la ragazza ha acquistato legalmente sette armi da fuoco da cinque diversi negozi di armi", ha dichiarato il capo della polizia. "Tre di quelle armi sono state usate durante l'orribile tragedia".

Gli inquirenti hanno aggiunto di non essere mai stati a conoscenza dei problemi psicologici della 28enne, ma che i genitori sarebbero stati convinti che non avrebbe mai dovuto possedere armi da fuoco, ma che al contrario si era disfatta di una pistola: invece Audrey Elizabeth Hale ne aveva acquistate ben sette, nascondendole in casa del padre e della madre.

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Stando a quanto emerso nel corso delle indagini la 28enne, che aveva avviato un percorso di transizione di genere, avrebbe ucciso i primi alunni che si è trovata davanti, Evelyn Dieckhaus, Hallie Scruggs e William Kinney. Poi ha rivolto le armi su tre dipendenti della scuola: Cynthia Peak, 61 anni, Katherine Koonce, 60 anni, e Mike Hill, 61 anni. Audrey Elizabeth Hale è stata a sua volta uccisa dalla polizia un quarto d'ora dopo l'inizio dell'attacco.

La ragazza, ex studentessa della scuola, aveva con sé tre pistole e un fucile semiautomatico: nelle settimane e nei giorni precedenti aveva effettuato diversi sopralluoghi alla Covenant School, analizzando le caratteristiche dei locali, disegnando una dettagliata mappa dell'edificio e scrivendo anche un "manifesto". Non solo: prima dell'attacco Audrey Elizabeth Hale avrebbe avvisato un'amica: "Sta per succedere qualcosa di brutto". Il messaggio era stato spedito un'ora prima dell'irruzione a un ex compagna di squadra di basket delle scuole medie: "Probabilmente sentirete parlare di me al telegiornale dopo la mia morte". Dell'inquietante messaggio sarebbe stata allertata la polizia, che tuttavia non ha ritenuto di dover intervenire con la massima urgenza.

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