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Attacco a Sydney, il racconto di una giornalista italiana: “Elicotteri volavano bassi, episodio scioccante”

Marina Freri, giornalista della ABC News e residente a Sydney, ha raccontato a Fanpage.it il tragico attacco all’arma bianca avvenuto in un centro commerciale del pomeriggio di sabato 13 aprile. Un uomo ha accoltellato le persone che si trovavano all’interno, uccidendone 6 e ferendone 7. “Si tratta di un episodio davvero scioccante, è un luogo che fa parte della quotidianità di tantissime persone”.
A cura di Eleonora Panseri
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"Questo pomeriggio un uomo, che la polizia dice abbia agito da solo, è entrato in questo centro commerciale molto noto, nel quartiere orientale di Sydney, e ha attaccato con un coltello in maniera indiscriminata le persone che facevano shopping in un sabato pomeriggio d'autunno bellissimo. Puoi immaginare quanta gente ci fosse, è sempre frequentatissimo".

Marina Freri, giornalista italiana della ABC News residente a Sidney, racconta così a Fanpage.it alcuni dettagli del tragico attacco all'arma bianca avvenuto nel pomeriggio di oggi, sabato 13 aprile, nel centro commerciale Westfield Bondi Junction.

"Abito a due chilometri è mezzo dal centro commerciale, vado lì a fare la spesa almeno una volta a settimana, lo conosco molto bene. Si trovano grandi marche, palestre, centri medici privati, cliniche di bellezza, librerie, un asilo, l'autolavaggio. È un posto dove le persone fanno anche uno stop veloce per prendere un succo di frutta prima di andare in spiaggia", spiega ancora Marina. "Il centro si trova anche molto vicino a una stazione ferroviaria, è uno snodo importante che qui permette di raggiungere le spiagge più belle e note del Paese".

L'ultimo bilancio fornito dalle autorità australiane riporta almeno 5 morti e 8 feriti (il bilancio è salito a 6 vittime, ndr), tra questi ci dovrebbe essere anche un bimbo di nove mesi. "Non conosciamo né l'identità, né le condizioni degli altri. Così come non conosciamo quella dell'autore dell'attacco, ucciso da una poliziotta, né tantomeno il movente. La polizia al momento non esclude né conferma la pista del terrorismo", aggiunge.

"Dopo i fatti avvenuti in Russia (l'attentato al Crocus City Hall di Mosca il 22 marzo scorso, ndr), in tutto il mondo si era parlato di un possibile ritorno del terrorismo nei Paesi occidentali. Ma l'allerta in Australia era molto bassa. – racconta ancora – Un episodio di questo tipo, che sia o meno di matrice terroristica, è davvero scioccante, se penso che è avvenuto in un luogo che fa parte della quotidianità di tantissime persone".

"I fatti sono ancora ‘freschi', così come l'indagine. La polizia in questo momento sta cercando di mettere in sicurezza l'edificio, nonostante non ci sia più un rischio presente per le persone nel circondario. Non ci stanno dando particolari istruzioni, dicono che la situazione è sotto controllo. Oggi abbiamo sentito degli elicotteri molto bassi, abitiamo davvero vicini. Penso che le reazioni politiche arriveranno in serata o a momenti".

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