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Covid 19

Africa, terza ondata di contagi Covid: solo lo 0,7% della popolazione ha ricevuto il vaccino

Matshidiso Moeti, direttore regionale per l’Africa dell’OMS: “La minaccia di una terza ondata è reale e crescente; mentre molti paesi ricchi hanno vaccinato i loro gruppi ad alta priorità e sono anche in grado di prendere in considerazione la vaccinazione dei loro figli, i paesi africani non sono in grado nemmeno di somministrare una seconda dose alle persone ad alto rischio”.
A cura di Davide Falcioni
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L'ipotesi di una terza ondata di infezioni di Covid-19 in Africa si fa sempre più concreta visto che la campagna vaccinale nel continente è sostanzialmente ferma: la previsione fatta per mesi dagli scienziati di tutto il mondo, secondo i quali la carenza di vaccini nei paese del terzo mondo avrebbe favorito nuove ondate di contagi e la nascita di nuove varianti, si sta purtroppo avverando. A certificarlo è stato ieri Matshidiso Moeti, direttore regionale per l'Africa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. "La minaccia di una terza ondata è reale e crescente. La nostra priorità è chiara: è fondamentale portare rapidamente i vaccini tra gli africani ad alto rischio di ammalarsi gravemente e morire di Covid-19″. Secondo l'OMS i contagi sono in aumento in almeno 14 paesi del continente, in otto dei quali la settimana scorsa c'è stata una crescita dei casi del 30%. Nel frattempo le spedizioni di vaccini alle nazioni africane sono al palo. Moeti ha ricordato che "mentre molti paesi ricchi hanno vaccinato i loro gruppi ad alta priorità e sono anche in grado di prendere in considerazione la vaccinazione dei loro figli, i paesi africani non sono in grado nemmeno di somministrare una seconda dose alle persone ad alto rischio".

I numeri delle vaccinazioni in Africa sono ridicoli: nel continente sono infatti state inviate appena 50 milioni di dosi di vaccino, 31 milioni delle quali sono state somministrate in 50 dei 54 stati. Il timore, sempre più diffuso, è che con una campagna di immunizzazione del genere diversi paesi possano essere investiti da ondate epidemiche simili o peggiori di quella che ha travolto l'India. I dati ufficiali parlano, per tutta l'Africa, di 5 milioni di contagi e 130 mila morti, ma c'è ragione di credere che si tratti di numeri largamente sottostimati e che il bilancio reale di infezioni e morti sia in realtà ben peggiore. In questo quadro Covax, il programma internazionale che ha come obiettivo l'accesso equo ai vaccini anti Covid-19, è riuscito a fornire solo una piccola quantità di farmaci perché i paesi ad alto reddito hanno acquistato la stragrande maggioranza delle dosi disponibili. Ciò si traduce in una grave carenza di dosi ai paesi poveri: il Burkina Faso, 20 milioni di abitanti, la scorsa settimana ha ricevuto 115 mila dosi di vaccini, mentre Togo e Ruanda appena 100 mila. In Zimbabwe, centinaia di persone vengono allontanate dai centri di vaccinazione poiché le forniture del vaccino cinese Sinovac sembrano essere esaurite.

In Africa meno di un posto letto in terapia intensiva ogni 100 mila abitanti

Nel frattempo i contagi sono in aumento anche in Angola, Namibia e Repubblica Democratica del Congo, dove tra i morti ci sono anche 32 parlamentari e diversi collaboratori del presidente Félix Tshisekedi. Anche in Sudafrica la situazione peggiora e meno di un quarantesimo della popolazione ha ricevuto una dose di vaccino. Va male anche in Uganda, dove la scorsa settimana c'è stato un incremento delle infezioni del 131% e il presidente Yoweri Museveni domenica sera ha ordinato un lockdown generale. Tanzania, Burundi, Ciad ed Eritrea devono ancora iniziare la campagna di vaccinazione e il timore è che il virus possa colpire molto duramente anche questi paesi. In generale, comunque, una nuova ondata di contagi potrebbe causare centinaia di migliaia di morti anche a causa della carenza di strutture sanitarie: su un campione di 23 paesi africani analizzati dall'OMS è emerso che la maggior parte aveva meno di un posto letto in terapia intensiva ogni 100 mila abitanti.

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