video suggerito
video suggerito

Afghanistan, soldato locale spara sui militari americani a Kabul: 9 morti

Non si tratta di un attentato terroristico. A sparare è stato infatti Ahmad Gul, un aviatore veterano afghano di 45 anni che ha rivolto la sua pistola contro i colleghi stranieri, tutti americani. Durante la sparatoria lo stesso Gul ha perso la vita.
A cura di Biagio Chiariello
43 CONDIVISIONI
Afghanistan-marines-americani

Un pilota afghano ha sparato e ucciso otto soldati della coalizione e un contractor civile in quella che è la peggiore sciagura, da non considerare come un attentato, subita dalla Nato da quando è stata presa la decisione di cedere gradualmente la responsabilità della sicurezza nazionale alle forze locali. L'incidente è avvenuto stamattina poco prima delle 11 presso l'aeroporto militare di Kabul. Ahmad Gul un aviatore veterano di 45 anni ha rivolto la sua pistola contro i colleghi stranieri. All'origine del gesto ci sarebbe stata una polemica tra il pilota e i militari avvenuta all'interno della base dell'Aviazione afghana. Secondo l'International Security Assistance Force le vittime sarebbero tutte americane. Nel comunicato diffuso dal comando dell'ISAF si legge che, anche se tutto il personale militare degli Stati Uniti porta sempre con sé una pistola o un fucile, nessuno dei militari colpiti indossava un'armatura protettiva, trovandosi in una struttura sicura. Durante la sparatoria lo stesso Gul ha perso la vita.

E' l'ennesima battuta d'arresto per le speranze occidentali di affidare i compiti di sicurezza nazionale all'esercito afghano. E' infatti la settima volta dall'inizio dell'anno che i soldati della coalizione o gli stessi afghani vengono uccisi da membri delle forze di sicurezza locali o dagli insorti. Non tutti dunque sono attentati terroristici, come quello del 1° aprile in cui in Afghanistan sono morti 10 funzionari ONU.

Un portavoce delle forze aeree, il tenente colonnello Bahadur, ha detto. "Alcuni degli altri ufficiali nella struttura ha pensato ad un attentata suicida e sono saltati fuori dalle finestre del secondo piano per tentare di fuggire". I funzionari del ministero della Difesa afghano asseriscono che il killer ha aperto il fuoco dopo una discussione con i suoi mentori stranieri.

Zabiullah Mujahid, portavoce dei talebani, si è affrettato a inviare messaggi di testo ai giornalisti, rivendicando l'uccisione degli otto americani. Non c'è modo di verificare l'attendibilità delle dichiarazioni, ma Mujahid ha una lunga esperienza nel rivendicare la responsabilità di incidenti che non avevano nulla a che fare con gli insorti.

Dall'inizio dell'anno sono due i militari italiani caduti in Afghanistan. Luca Sanna, colpito alla testa da un terrorista che indossava l’uniforme dell’esercito afghano a Bala Murghab, e Massimo Ranzani, morto a seguito dell'esplosione di un ordigno che coinvolse il veicolo blindato Lince su cui viaggiava assieme ad altri connazionali a Shindand. Il 31 dicembre 2010 era stato Matteo Miotto a perdere la vita, colpito a morte da un cecchino, mentre si trovava all'interno della base di Buji.

43 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views