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Aereo in fiamme a Mosca: “Evacuazione ritardata per prendere i bagagli dalle cappelliere”

Secondo alcuni esperti di aviazione, le operazioni di evacuazione dall’aereo che ieri si è incendiato sulla pista dell’aeroporto di Mosca sono state rallentate da alcuni passeggeri nel tentativo di recuperare i propri bagagli dalle cappelliere: “Se li avessero lasciati a bordo, ci sarebbero stati meno morti. In questi casi il tempo è tutto”.
A cura di Ida Artiaco
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Anche se Aeroflot, la compagnia di bandiera russa proprietaria del Superjet-100 Sukhoi che ieri, domenica 5 maggio, ha preso fuoco uccidendo 41 persone sulla pista dell'aeroporto di Mosca, continua a ribadire che le operazioni di evacuazione sono durate solo "55 secondi", per altri, invece, sarebbero state rallentate da alcuni passeggeri nel tentativo di recuperare i propri bagagli dalle cappelliere. È quanto emerge da alcune fonti all'indomani della tragedia che ha provocato il decesso di decine di persone, tra cui due bambini, mentre altre 37 sono state tratte in salvo dalle hostess che con coraggio le hanno spinte fuori dal velivolo dopo aver aperto il portellone con un calcio, stando alle loro testimonianze rilasciate alla stampa locale.

Alcuni esperti di aviazione si sarebbero detti indignati dopo aver visto alcune foto di persone sane e salve allontanarsi tranquillamente dal velivolo in fiamme con tanto di borse al seguito, mentre altre trovavano la morte. "Se le avessero lasciate a bordo avrebbero potuto salvare altre vite", sostengono. Tra questi, c'è Geoffrey Thomas: "Anche se è ancora presto per saperlo con certezza – ha sottolineato -, è probabile che il bilancio delle vittime sarebbe stato inferiore se l'evacuazione fosse avvenuta più velocemente. In queste circostanze il tempo è tutto".

Drammatiche sono le immagini che arrivano dall'interno dell'aereo negli istanti successivi allo scoppio del rogo, in cui si sentono persone urlare e chiedere aiuto. Ancora ignote, al momento, le cause dell'incendio sviluppatosi nella parte posteriore della vettura, con la coda che è poi risultata completamente bruciata. "È successo tutto molto rapidamente, tutti erano in piedi, ho visto una signora che telefonava e diceva: stiamo precipitando, stiamo andando a fuoco", ha raccontato la hostess Tatyana Kasatkina, aggiungendo che "c'è stato un lampo e uno scoppio, tutti guardavano verso di me, poi ho sentito qualcuno dire che stavano tornando verso l'aeroporto da cui eravamo decollati, che ci stavamo preparando a un atterraggio di emergenza". Se le sue parole venissero confermate, è probabile che alla base della strage ci sia stato un fulmine che abbia colpito il Superjet-100 Sukhoi, da cui sarebbero poi cominciati i problemi.

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