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Addio a don Los, diventato prete in un letto d’ospedale: la sua storia ha commosso il mondo

È morto questa mattina a Varsavia don Michal Los, il sacerdote orionino di trentuno anni che ha affrontato la propria malattia terminale testimoniando la sua fede in Dio dal proprio letto di ospedale. La sua storia aveva commosso il mondo: in 350.000 sui social hanno visualizzato il video della sua prima Messa il mese scorso.
A cura di Susanna Picone
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Alle 11.53 di questa mattina, lunedì 17 giugno, il cuore di don Michal Los ha smesso di battere. Il sacerdote orionino la cui storia ha commosso il mondo è morto in ospedale a Varsavia a causa di una grave malattia. A dar notizia della scomparsa di don Michal Los è Vatican news. Il sacerdote, che aveva trentuno anni, nonostante la propria malattia terminale aveva continuato a testimoniare la sua fede dal proprio letto di ospedale. Lo scorso 22 maggio aveva ricevuto da papa Francesco le dispense necessarie per la professione dei voti come Figlio della Divina Provvidenza e, il giorno dopo, era stato ordinato diacono e sacerdote nel reparto di oncologia dell'ospedale militare di Varsavia da monsignor Marek Solarczyk, vescovo ausiliare di Varsavia-Praga. Meno di un mese fa aveva insomma esaudito il suo desiderio più grande: diventare sacerdote prima di morire. La sua storia e soprattutto la sua determinazione a celebrare la messa “per essere ancora più unito a Cristo”, avevano commosso il mondo. In 350.000 sui social hanno visualizzato il video della sua prima messa il mese scorso.

"Ha insegnato qualcosa a tutti noi" – La storia di don Los era rimbalzata sui media e sui social di tante persone in tutto il mondo, dalla Corea, India, Giappone, Kenya, Costa d'Avorio, Burkina Faso, Puerto Rico, Uruguay, Argentina, Cile e quasi tutta l'Europa. A commentare la scomparsa del giovane religioso è Padre Tarcisio Vieira, direttore Generale dell'Opera Don Orione: “La notizia sapevamo sarebbe arrivata, ma ci lascia ugualmente profondamente tristi. Sappiamo, però, che non è stata la morte a togliergli la vita, ma è stato lui che ha voluto donarla per amore a Cristo e ai poveri. Questo suo messaggio e la sua testimonianza hanno insegnato qualcosa a tutti noi e faremo in modo che non andranno perduti”. E ancora: “Ringraziamo il Signore per avercelo donato come testimone di grande fede e di amore”.

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