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Egitto, Mubarak: “Non mi ricandiderò”. Obama: “la transizione inizi subito”

Discorso alla nazione del presidente egiziano Mubarak che ha annunciato di non ricandidarsi alle prossime elezioni presidenziali. Per gli Stati Uniti non basta, il processo di transizione deve iniziare subito.
A cura di Cristian Basile
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Davanti alle centinaia di migliaia di egiziani che continuano ad occupare Piazza Tahir chiedendo le sue dimissioni, considerata  la mancanza di appoggio internazionale, il presidente egiziano ha annunciato che non si presenterà alle prossime elezioni presidenziali.

Nel suo discorso, con diversi riferimenti alla sua carriera di soldato che ha combattuto per la libertà del paese, Mubarak ha cercato di presentarsi come un uomo che: "Mai ha cercato una posizione di tanto responsabilità e potere" sostenendo però che è l'unica persona che con "legittimità" può condurre un processo di transizione. Mubarak si è sforzato anche nel presentare gli ultimi giorni come un periodo di panico e di caos insistendo che: "Le manifestazioni che inizialmente sono stati atti pacifici per celebrare la libertà di espressione sono state sfruttate da chi vuole distruggere la legittimità costituzionale" attaccando "proprietà pubbliche e private".

"Gli incidenti degli ultimi giorni ci hanno obbligato a scegliere tra il caos e la stabilità. Io ho risposto immediatamente alle richieste del popolo di formare un nuovo governo dando ordine al vicepresidente affinchè contattasse l'opposizione per realizzare queste richieste. Tuttavia, certe forze politiche hanno ignorato i miei intenti di dialogo", ha detto Mubarak riferendosi all'opposizione. "In questo momento decisivo hanno rifiutato la nostra offerta".

Cercando di placare il popolo senza ferire il proprio senso dell'onore, Mubarak ha poi assicurato che: "Oggi sono ancora maggiormente disposto ad abbandonare il potere per assicurare la pace del paese" pur lasciando intendere che non ha nessuna intenzione di lasciare il processo di transizione in mano ad altri e che non abbandonerà l'Egitto.

Come già detto le dichiarazioni di Mubarak sono state rese indispensabili dalla scomparsa del sostegno internazionele. Infatti, nel tardo pomeriggio di ieri si è appreso probabilmente il fattore chiave che ha portato Mubarak a fare questo piccolo passo indietro: La Casa Bianca ha annunciato attraverso un messaggio consegnato personalmente al presidente egiziano, il ritiro del sostegno di Barack Obama al regime. Viene a mancare così l'alleato più importante di Mubarak.

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