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Torino, lo stabilimento New Holland chiuderà per diventare polo logistico: previsti 120 esuberi

Lo stabilimento New Holland di San Mauro Torinese cesserà di produrre macchine agricole il prossimo anno e verrà trasformato entro la primavera del 2021, a fronte di un investimento di 20 milioni di euro, in polo logistico: 120 persone rischiano di perdere il lavoro sulle 370 attualmente impiegate.
A cura di Davide Falcioni
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Lo Stabilimento New Holland di San Mauro Torinese cessa la sua attività produttiva. L’azienda ha annunciato ai sindacati che il sito verrà trasformato in un centro di logistica per la Cnhi. Attualmente a San Mauro sono occupati 370 lavoratori e lavoratrici, sulle cui sorti ad oggi non si sa nulla. Secondo La Fim  (Federazione Italiana Metalmeccanici, Cisl) al termine della riconversione gli esuberi sarebbero circa 120. L’azienda ha comunicato l'intenzione di realizzare un investimento di 20 milioni di euro per creare un polo logistico di eccellenza che dovrà servire tutto il gruppo. “Gran parte della forza lavoro verrà trasferita. Non ci sta bene che siano considerati 120 esuberi”, ha commentato Claudio Chiarle della Fim.

A fargli eco Edi Lanzi, della Fiom torinese: "È inaccettabile che la vecchia ‘FIAT' dichiari chiusure di attività produttive. È chiaro che con tutto quello che sta accadendo nel Gruppo siamo alla strategia dell'abbandono, soprattutto nel nostro territorio. Continuano a dichiarare che i piani industriali presentati e le conseguenti riorganizzazioni, sono finalizzati al rilancio delle attività produttive, ma nella sostanza, quello che accade realmente, non è il rilancio  ma la diminuzione degli addetti, il ridimensionamento degli stabilimenti, la cessazione di attività produttive e l'uso massiccio degli ammortizzatori sociali. La FIOM CGIL di Torino si attiverà immediatamente per fare le assemblee con i lavoratori e decidere insieme a loro e alle altre organizzazioni sindacali tutte le iniziative di mobilitazione finalizzate a respingere le intenzioni dell'azienda. Ormai non so cosa altro debba accadere per fare aprire gli occhi a tutti coloro che in questi anni hanno assecondato le scelte fatte dalla FIAT. Serve affrontare la situazione non in modo tradizionale, serve un piano straordinario di intervento, ecco perché chiederemo nazionalmente un tavolo con il ministero dello sviluppo economico".

New Holland ha motivato la decisione con il fatto che lo stabilimento da tempo non è più in utile. Dal 2010 infatti avrebbe perso una media di 30 milioni di euro all’anno. La produzione di escavatori quindi cesserà nella primavera del 2020 e il sito verrà riconvertito in polo logistico entro un anno, per riaprire ad aprile 2021. Alla riapertura dovrebbero essere impiegati circa due terzi degli attuali dipendenti. Per i rimanenti si cercheranno soluzioni di reimpiego in altre sedi del gruppo New Holland.

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