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Sanità, medici al lavoro fino a 70 anni contro la carenza di personale

Per far fronte alla carenza dei medici nel decreto Milleproroghe dovrebbero essere inseriti degli emendamenti con cui si permetterà ai medici di rimanere in corsia fino ai 70 anni di età, andando così oltre la normale età di pensionamento. Inoltre, per gli specializzandi almeno al terzo anno di corso sarà possibile accadere a dei contratti a termine.
A cura di Stefano Rizzuti
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Medici in corsia fino a 70 anni e giovani al lavoro, con contratti a termine, già al terzo anno di specializzazione. Sono queste le novità anticipate dal Sole 24 Ore e che rientreranno, attraverso alcuni emendamenti, nel decreto Milleproroghe in discussione alla Camera. Una risposta all’allarme per la carenza dei medici negli ospedali. La prima possibilità, dunque, è quella di mantenere i medici in servizio fino a 70 anni, oltre la normale età di pensionamento. Per i giovani medici, invece, se sono almeno al terzo anno di specializzazione potranno accedere a dei contratti a tempo. Si tratterà di misure emergenziali che varranno fino al 31 dicembre 2022.

Le novità del decreto Milleproroghe

Nel decreto Milleproroghe verranno inserite anche alcune modifiche riguardanti il ministero del Lavoro, a partire dallo stanziamento di 45 milioni di euro per finanziare la cassa integrazione in deroga per le riorganizzazioni o le crisi aziendali. Ci sono anche il sostegno ai dipendenti dell’Ilva e altre modifiche sulla cassa integrazione per i dipendenti delle imprese della grande distribuzione. Tornando alle proposte governative all’esame in commissione (si dovrebbe partire non prima di giovedì), il ministero della Salute punta a queste norme su medici e specializzandi per poter attuare il Patto della Salute sottoscritto dal ministro Roberto Speranza con le Regioni e il ministero dell’Economia a dicembre.

Medici fino a 70 anni e contratti per specializzandi

Le misure emergenziali introdotte per volontà del ministero della Salute devono rispondere alla carenza dei medici e saranno valide fino al 2022. I medici potranno chiedere il prolungamento della carriera presentando un’apposita istanza: poi potranno restare in ospedale “anche oltre il quarantesimo anno di servizio effettivo e comunque non oltre il settantesimo anno di età”. La platea interessata, secondo le stime del ministero, potrebbe arrivare fino a 10mila medici da qui al 2022.

Per quanto riguarda gli specializzandi, si prevede la possibilità di assumerli a tempo determinato con concorso a partire dal terzo anno di specializzazione. In questo modo, inoltre, si libereranno risorse nuove per i posti per chi si vuole specializzare. Per i giovani medici, inoltre, sarà possibile essere assunti in un secondo momento a tempo indeterminato dopo il conseguimento del titolo di specializzazione.

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