La legge per dichiarare illegali i maxi conguagli per le bollette di acqua, luce e gas
Spesso ci si è trovati a dover fare i conti con i cosiddetti "maxi conguagli", ovvero quelle bollette di acqua, gas e luce, che contengono cifre esorbitanti a causa della distanza fra il consumo stimato e quello effettivo. In molti casi, si tratta di bollette salatissime, con i cittadini costretti a sborsare cifre consistenti, determinate dalla lentezza con la quale vengono effettuate le rilevazioni del consumo effettivo da parte delle aziende.
Ora, come riporta Studio Cataldi, il problema potrebbe essere affrontato dal punto di vista legislativo, con una norma che servirebbe a bloccare i maxi conguagli e risolverebbe i problemi di molti cittadini.
Prima di tutto la norma colpirebbe " l'emissione di fatture a debito nei contratti di fornitura di energia elettrica, luce, acqua e gas", che verrebbe definita come "pratica commerciale contraria ai principi di buona fede, correttezza e lealtà sanciti dal codice del consumo quando riguarda conguagli riferiti a periodi maggiori di due anni". In sostanza, stop ai conguagli per periodi di tempo superiori ai due anni, dal momento che la responsabilità dei ritardi nell'accertamento del consumo effettivo sarebbe semplicemente dell'operatore.
Poi, il disegno di legge prevede lo stop all'intimazione di pagamento immediato con minaccia di distacco, dunque "agli utenti viene dato il diritto alla sospensione del pagamento delle bollette nel caso in cui queste contengano conguagli per periodi maggiori di due anni".
Infine, è previsto dalle norme che saranno discusse dal Parlamento, l'esonero dal pagamento se "i gestori dei servizi di fornitura di energia elettrica, luce, acqua e gas hanno agito illegittimamente". Agli utenti potrebbe essere permesso di acconsentire o meno alla fatturazione a conguaglio per periodi maggiori ai due anni, in ogni caso senza l'applicazione degli interessi.