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Ecobonus e Sismabonus al 110%, possibile estensione a tutte le seconde case: anche le villette

La detrazione al 110% per Ecobonus e Sismabonus, introdotta dal decreto Rilancio, potrebbe essere estesa a tutte le seconde abitazioni. Finora è previsto che possano accedere solamente i proprietari di seconde case all’interno di edifici condominiali, ma si potrebbe allargare la platea considerando anche le villette unifamiliari.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’Ecobonus e il Sismabonus potrebbero cambiare. E l’incentivo al 110% introdotto con il decreto Rilancio potrebbe essere allargato. Probabilmente a tutte le seconde case. Ad anticiparlo è il Sole 24 Ore, parlando di quella che sembra una linea condivisa nella maggioranza. Lo spazio per il cambiamento della norma è il passaggio parlamentare del decreto Rilancio, approvato negli scorsi giorni dal Consiglio dei ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio. La prima versione dell’articolo sull’Ecobonus prevedeva che fosse utilizzabile solo per lavori nella prima abitazione, ma la versione definitiva ha introdotto la possibilità di ricevere la detrazione del 110% anche sulle seconde case, purché all’interno di un edificio condominiale. Ora, però, si potrebbe cambiare di nuovo, comprendendo tutte le seconde case, anche le villette unifamiliari.

Come cambieranno l’Ecobonus e il Sismabonus

Le estensioni dell’Ecobonus e del Sismabonus al 110% potrebbero essere anche altre. È soprattutto Italia Viva a spingere per un ulteriore allargamento dei criteri dei beneficiari, includendo una platea più ampia. Allo stesso tempo, anche il Movimento 5 Stelle vuole estendere i bonus, come spiegano i suoi deputati in commissione Ambiente, secondo cui bisogna aumentare sia i benefici che i beneficiari. Per questo anticipano una serie di proposte, a partire dall’allargamento degli interventi a tutte le seconde case o almeno a quelle in comuni sotto i 5mila abitanti o nei centri storici delle città in stato di degrado. Altra idea è quella di applicare il bonus anche per la demolizione e la ricostruzione in loco. Ancora, per il Sismabonus, puntano ad aumentare la soglia di spesa da 96mila a 130mila euro per unità abitativa nel caso in cui si scenda di almeno due classi di rischi sismico. Infine, stesso criterio sulla spesa massima potrebbe essere applicato su alcuni territori colpiti da eventi sismici negli ultimi anni, come il Centro Italia, l’Emilia-Romagna, il Molise, la Campania e la Sicilia.

Come funziona l’Ecobonus al 110% sulle seconde case ora

L’Ecobonus e il Sismabonus al 110% sono previsti per gli interventi di efficientemento energetico, di riduzione del rischio sismico e per l’installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. La detrazione al 110% si applica per spese effettuate tra il primo luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 e viene applicata con cinque quote annuali di pari importo. Inizialmente il bonus al 110% era previsto per gli interventi sulla prima casa, ma nella versione definitiva è stato esteso alle seconde abitazioni per evitare che si blocchino lavori condominiali sull’intero edificio non potendosi effettuare sulle seconde case che rientrano in quel palazzo. Nel bonus al 110% attualmente rientrano le seconde case purché non siano edifici unifamiliari, quindi sì a quelli in condominio e no alle villette. In attesa di una possibile modifica parlamentare.

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