Decreto giochi, aumenta “la tassa sulla fortuna”: sale dal 6 all’8%

Una “tassa sulla fortuna” in crescita dal 6 all’8 per cento, una stretta sulle slot machine che dovrebbero ridursi di circa un terzo, ma anche sugli spot relativi ai giochi con vincite in denaro. Sono queste, secondo quanto si apprende, alcune delle novità contenute nell’ultima bozza di decreto legislativo in materia di giochi pubblici, atteso al Consiglio dei ministri di venerdì. Meno slot machine, dunque, ridotte – secondo i primi calcoli – di un terzo. Secondo quanto si apprende, infatti, si tratterebbe di 80-100mila macchinette in meno rispetto alle attuali circa 350mila. Si prevede una slot machine ogni 7 metri quadrati e un tetto massimo di sei.
Nessuno spot nella fascia protetta tra le 16 e le 19 – Il testo riordina anche i limiti sugli spot dei giochi con vincite in denaro: la bozza del decreto prevede infatti, oltre ai limiti già in vigore, che non si possa fare pubblicità in televisione anche nella fascia protetta tra le 16 e le 19. L’unica eccezione sarà per i canali e trasmissioni sportive o dedicate al gioco.
Sale la tassa sui giochi – Sale, inoltre, dal 6 all’8% la tassa sui giochi, la cosiddetta “tassa sulla fortuna”. Si tratta del prelievo introdotto dal 2012 su giochi numerici, lotterie istantanee e videolotterie. Non è ancora però identificata la soglia di vincita oltre la quale scatterà il prelievo, attualmente fissata a 500 euro.