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Covid 19

Coronavirus, per l’Ocse potrebbe dimezzare la crescita economica globale: Italia ferma allo 0%

Secondo l’Ocse, ci sono due scenari possibili, a seconda dell’evoluzione dell’epidemia da coronavirus: se da un lato, l’impatto economico potrebbe essere limitato, dall’altro il Sars-Cov-2 potrebbe diffondersi tanto da dimezzare la crescita globale. In questo senso, si passerebbe da un +2,9% previsto per il 2020 a un 1,5%: per l’Italia le stime di crescita verrebbero azzerate.
A cura di Annalisa Girardi
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Il coronavirus rappresenta una "minaccia senza precedenti" per l'economia globale: lo afferma l'Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, alla presentazione dell'Interim Economic Outlook 2019. Secondo quanto riportato, si tratterebbe del "più grande pericolo" in termini economico finanziari dalla crisi del 2008. Ci sono due scenari possibili, a seconda dell'evoluzione dell'epidemia: se da un lato, l'impatto economico potrebbe essere limitato, dall'altro il Sars-Cov-2 potrebbe diffondersi tanto da dimezzare la crescita globale. In questo senso, si passerebbe da un +2,9% previsto per il 2020 a un 1,5%: per l'Italia le stime di crescita verrebbero azzerate.

Il virus, sottolinea l'Ocse, "si sta diffondendo dalla Cina ad altre regioni del mondo causando sofferenza e interruzione della vita economica". L'organizzazione ha anche rimarcato come il coronavirus stia aumentando le preoccupazioni a livello mondiale, che si traducono in restrizioni rispetto al movimento delle persone e delle merci. Le conseguenze produttive ed economiche non tardano a farsi sentire: per il momento l'Ocse prevede un taglio al 2,5% della crescita. Ma, come detto, questo potrebbe essere ancora più gravoso. Si dovrà aspettare il 2021 per una ripresa: per il prossimo anno, infatti, le stime indicano ancora una crescita superiore al 3%.

Una situazione difficile a livello mondiale che nei Paesi in condizioni economiche precarie può essere ancora più onerosa. È il caso dell'Italia, per cui si prevede una stagnazione allo 0% per tutto il 2020. Il nostro Pil dovrebbe scendere di 0,4 punti percentuali rispetto alle precedenti stime di novembre, in cui si prevedeva un +0,2%. Per il 2021, invece, si pensa a una crescita dello 0,5%. Il taglio è in linea con quello atteso anche nel resto dell'Eurozona, per cui si parla di 0,3 punti percentuali in meno, ma in un quadro come quello italiano già di per sé difficoltoso, la frenata economica dettata dal coronavirus porta con sé conseguenze ancor più serie.

In uno scenario più favorevole, l'economia dell'Eurozona per quest'anno potrebbe invece crescere dello 0,8% invece dell'1,1% inizialmente previsto, mentre le stime per il 2021 rimarrebbero invariate all'1,2%. Ad ogni modo, in entrambi i casi, l'Ocse sollecita i Paesi membri ad "agire rapidamente e con forza per superare il coronavirus e il suo impatto economico".

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