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Bonus idrico 2021, come richiedere fino a 1.000 euro di incentivo per sostituire rubinetti e docce

Un emendamento alla legge di Bilancio introduce il bonus idrico, un incentivo fino a 1.000 euro per la sostituzione di sanitari, rubinetteria, soffioni della doccia e colonne doccia con nuovi dispositivi a scarico ridotto. Andiamo a vedere con quali interventi si accede al bonus rubinetti e come dovrebbe funzionare.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dal 2021 arriva il bonus idrico, un incentivo per la sostituzione di sanitari, rubinetteria, soffioni della doccia e colonne doccia. Il bonus vale fino a 1.000 euro ed è stato introdotto attraverso la legge di Bilancio 2021, con un emendamento approvato in commissione alla Camera. La modifica alla manovra istituisce il Fondo per il risparmio di risorse idriche, con una dotazione di 20 milioni di euro. Si potrà accedere al beneficio fino “ad esaurimento delle risorse”. Il bonus rubinetti, pensato per permettere di risparmiare proprio sulle risorse idriche, sarà utilizzabile entro il 31 dicembre 2021.

Come funziona il bonus idrico

Il bonus consiste in un incentivo fino a mille euro, che vale per gli interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto, ma anche per gli apparecchi di rubinetteria sanitaria, per i soffioni doccia e per le colonne doccia sostituiti con nuovi apparecchi a limitazione del flusso d’acqua. Il beneficio può essere utilizzato per gli edifici esistenti, per loro parti e per le singole unità immobiliari. Il bonus idrico, inoltre, non concorre alla formazione del reddito imponibile e non si rileva ai fini Isee.

I requisiti per accedere all’incentivo

Non si potrà accedere al bonus idrico per qualsiasi tipo di spesa. Per quanto riguarda i vasi sanitari in ceramica, nello specifico, si accede per la fornitura e la posa in opera di wc con un volume massimo di scarico inferiore o uguale a 6 litri: in questo caso rientrano nel bonus anche le opere idrauliche e murarie connesse e lo smontaggio dei precedenti apparecchi. Per la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori, per bagno e cucina, vengono compresi dall’incentivo i dispositivi per il controllo del flusso dell’acqua con portata massima di 6 litri al minuto. Per i soffioni doccia e le colonne doccia la portata d’acqua deve essere uguale o inferiore ai 9 litri al minuto. Anche in questi casi rientrano tra le spese incentivabili anche quelle di messa in opera.

Come ottenere il bonus rubinetti

Per quanto riguarda l’erogazione del bonus restano da chiarire alcuni punti. L’emendamento rinvia a un successivo decreto la definizione delle modalità e dei termini per l’erogazione e l’ottenimento del bonus. Non è, dunque, ancora chiaro se si tratterà di una detrazione o di uno sconto diretto sull’acquisto, anche se l'ipotesi iniziale – pensata dai proponenti – era quella di un credito d'imposta. Un decreto del ministero dell’Ambiente, che dovrà essere emanato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio, stabilirà anche le regole specifiche sul rispetto dei limiti di spesa.

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