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Bollette a 28 giorni, sospesi gli aumenti ma arrivano nuove tariffe

Gli operatori telefonici a breve si adegueranno alla normativa che impone la fatturazione mensile e non più quella a 28 giorni, ma nonostante Antitrust abbia sospeso gli aumenti dell’8,6% su base mensili, le compagnie telefoniche stanno preparando nuove tariffe.
A cura di Charlotte Matteini
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Il braccio di ferro tra Antitrust e le compagnie telefoniche operanti in Italia sembra non terminare mai. Dopo la sospensione degli aumenti mensili pari all'8,6% annunciati dagli operatori, Vodafone, Tim, Wind-Tre e Fastweb cercano di correre ai ripari proponendo nuove tariffe. Secondo quanto anticipato dall'agenzia di stampa Ansa, gli operatori telefonici si stanno gradualmente adeguando agli obblighi di legge relativi alla fatturazione mensile, ma per ovviare allo stop ai rincari imposto dall'Antitrust stanno studiando nuove mosse commerciali. "A quanto si apprende la prima a uniformarsi alla tariffazione mensile (e non più a 28 giorni) stabilita da una legge del Parlamento approvata a dicembre scorso è stata Tre, che fin dal 24 marzo si è messa in regola, mentre Wind, che fa parte dello stesso gruppo, provvederà dal 5 aprile", ma gli aumenti per i clienti Wind e Tre "secondo quanto apprende l'Ansa, non andranno comunque mediamente oltre il 5,6%".

Per quanto riguarda Fastweb, invece, l'adeguamento è già operativo per le ricaricabili mentre per abbonamenti e fissi partirà dal 5 aprile e proprio Fastweb in questi giorni sta annunciando nuove tariffe attraverso il suo sito che prevedono "sulla carta, degli aumenti sul fisso-Internet di circa 5 euro, che comprendono però anche voci prima escluse come il prezzo di attivazione, il contributo aggiuntivo per il modem e l'opzione ultrafibra".

Per quanto riguarda Vodafone, che è già tornata alla tariffazione mensile tenendo invariati prezzi e contenuti delle offerte, "sono in arrivo due piccoli aumenti, presenti sulle pagine informative del sito aziendale e comunicati ai clienti fin dal 15 marzo, vale a dire prima delle decisioni Antitrust (a cui non sono quindi collegate) che sono state comunicate lo scorso 21 marzo: prevedono dal 10 giugno un rialzo tra 1,50 e 2 euro del canone mensile per le Sim dati (in sostanza la chiavette per tablet e Pc) sia ricaricabili che in abbonamento, e dal 10 luglio lo stesso aumento per le offerte di rete fissa".

Tim, infine, ha annunciato che si adeguerà alla nuova tariffazione mensile dal primo aprile: "Fonti della società, inoltre, ricordano che ‘pur non condividendo il merito del provvedimento cautelare dell'Antitrust, Tim sta mettendo in campo tutte le misure necessarie per ottemperare e differenziare ulteriormente le offerte sia fisse sia mobili'".

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