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Spagna, nel 2022 beve un frullato e finisce in coma a 18 anni: la famiglia di Marta Perez continua a lottare

Il 28 settembre 2022 ha bevuto un frullato proteico che le ha provocato uno shock anafilattico e subito dopo, a soli 18 anni, è finita in coma. A scatenare la reazione allergica sembra sia stato il pistacchio contenuto nella bevanda. A distanza di quasi 2 anni i genitori di Marta Perez, 20enne spagnola, stanno ancora lottando e valutando nuove alternative terapeutiche.
A cura di Eleonora Panseri
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Marta Perez prima del grave shock anafilattico che le ha causato il coma.
Marta Perez prima del grave shock anafilattico che le ha causato il coma.

Il 28 settembre 2022 ha bevuto un frullato proteico che le ha provocato uno shock anafilattico e subito dopo, a soli 18 anni, è finita in coma. A scatenare la reazione sembra sia stato il pistacchio contenuto nella bevanda, frutta secca alla quale è allergica.

A distanza di quasi due anni, Marta Perez, 20enne di Ibi, comune vicino ad Alicante, in Spagna, non si è ancora ripresa completamente e i suoi genitori, María e Juan, stanno lottando e valutando nuove alternative terapeutiche, come riporta il quotidiano spagnolo La Vanguardia.

La giovane, all'epoca 18enne, si era iscritta da poco in una palestra della propria città dove, durante l'allenamento, le è stato offerto un frullato proteico che Marta ha bevuto solo dopo aver chiesto cosa contenesse e rassicurata sul fatto che al suo interno non c'era nulla che potesse farle male.

La reazione allergica della ragazza è stata quasi immediata e Marta si è subito recata in un centro sanitario locale dove le hanno somministrato un farmaco per il trattamento di stati infiammatori e reazioni allergiche e l'hanno rimandata a casa.

Le sue condizioni a quel punto sono peggiorate molto rapidamente e i genitori l'hanno riportata in ospedale dove è stata colpita da un arresto cardiorespiratorio che l'ha portata al ricovero nel reparto di terapia intensiva e al coma.

Come spiegato dalla madre della giovane in alcune interviste, l'esperienza in ospedale è stata terribile: "Ci dissero che Marta non sarebbe sopravvissuta, che non c'era niente da fare, che bisognava abituarsi all'idea", ha raccontato la donna.

Solo nel dicembre 2022 è riuscita a trasferire la figlia in una clinica privata a Valencia, dove si trova ancora oggi. In questa struttura, la giovane è sottoposta a un trattamento di neuroriabilitazione, grazie al quale la sua famiglia spera possa migliorare: "Vogliamo che Marta abbia la terapia completa, che migliori e continui la sua riabilitazione. Abbiamo dovuto lottare molto".

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