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E’ allarme tsunami dopo il violento terremoto in Indonesia- LIVE

Lanciato l’allarme tsunami dopo il sisma di 8,7 gradi che alle 10.38 ha colpito l’Indonesia. In India e Sri Lanka si temono onde alte fino a 6 metri.
A cura di Alfonso Biondi
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Sumatra, Indonesia

ore 16.00 – Dopo l'agenzia americana anche le Autorità indonesiane e indiane dichiarano cessato l'allarme tsunami sulle loro coste.

ore 15.20- Nonstante l'allarme tsunami sembra rientrato per buona parte delle zone interessate, il rischio di danni per le coste e le imbarcazioni resta alto perché onde anomale potrebbero verificarsi nelle prossime ore.

ore 15.10- Il pacific tsunami warning center ha confermato che l'allarme tsunami è stato cancellato per molte aree. Secondo l'istituto il livello del mare indica che il rischio di tsunami è diminuito o scomparso quasi del tutto.

ore 15.00 – Quando ancora restano incerti i danni a persone o cose arrivano i primi annunci di sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto, il Premier inglese David Cameron si è impegnato ad aiutare l'Indonesia.

ore 14.50- L’allarme tsunami è stato annullato per buona parte dell’Oceano Indiano. Resta per l’Indonesia, per parte dell’India e alcune isole.

ore 14.40- Il pacific tsunami warning ha specificato in un bollettino quali sono le coste a rischio.

ore 14.24- Nella località costiera di Meulaboh (Indonesia), l'onda di tsunami ha raggiunto l'altezza di 1 metro e sei centimetri. Lo riferisce il National weather service statunitense.

ore 14.10- Fino ad ora non ci sono notizie di eventuali vittime.

ore 14.04- Attorno alle isole Andamane e Nicobare ci sarebbero onde alte circa 4 metri.

ore 14.01- L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia fa sapere che la faglia è diversa rispetto a quella che ha causato il terremoto del 2004 e che si trova a 50-100 km più ad est.

ore 13.57- Il National Oceanic and Atmospheric Administration fa sapere che l'allerta tsunami, al momento, riguarda 26 Paesi: Indonesia, India, Sri Lanka, Birmania, Maldive, Australia, Malaysia, Thailandia, Isola della Reunion, Seychelles, Pakistan, Somalia, Oman, Madagascar, Iran, Emirati arabi, Yemen, Isole Comore, Bangladesh, Tanzania, Mozambico, Kenya, Isole Crozet, Isole Kerguelen, Sudafrica e Singapore. Allertate anche Kenya e Tanzania.

ore 13.50- Il portavoce dell'agenzia indonesiana per la gestione dei disastri ha parlato di vasti ingorghi "per arrivare ai luoghi più alti". Dopo il sisma ad Aceh è stata inviata una squadra di soccorsi.

ore 13.45- Secondo il Centro indonesia-Pacifico per l'allerta, un'onda di 17 centimetri sta andando a Banda Aceh.

ore 13.42- Il livello del mare a nord e a ovest della regione di Aceh è salito di 80 centimetri. Lo riferisce l’istituto nazionale di geofisica indonesiano.

ore 13.39- Il Centro di allerta per gli tsunami ha emesso un nuovo allarme per tutti i Paesi bagnati dall'Oceano indiano.

ore 13.35- I Paesi sotto osservazione sono 28. Si temono onde alte più di 6 metri.

ore 13.29- L'agenzia di stampa Reuters ha fatto sapere che sull’isola di Simeulue, zona vicina all'epicentro del sisma, l'Oceano s'è ritirato di una decina di metri. Si tratta di una circostanza che si verifica prima di uno tsunami.

ore 13.24- Secondo quanto rilevato dall'Usgs americano, alla prima scossa di 8,7 gradi della scala Richter sono seguite altre scosse di assestamento, una delle quali di magnitudo 8,2.

ore 13.18- L'unità di crisi della Farnesina sta verificando la presenza di italiani nell'area colpita dal sisma.

ore 13.08- L'eventualità di uno tsunami è improbabile visto che il terremoto che ha colpito oggi la zona di Aceh ha avuto "un movimento orizzontale e non verticale". E' questo quanto riferito alla Bbc da un portavoce dell'Istituto geosismico americano.

Alle 10.38, ora italiana, un sisma di 8,7 gradi della scala Richter ha colpito la zona di Aceh, al largo della costa occidentale dell'Isola di Sumatra, in Indonesia. L'Us Geological Survey ha localizzato l'epicentro a 500 km a sud-ovest di Banda Aceh, capitale della provincia. Nei minuti successivi al sisma si sono verificate diverse scosse d'assestamento, alcune delle quali sono arrivate anche a 6,5 gradi. Le autorità hanno lanciato l'allarme tsunami. L'area colpita è la stessa che il 26 dicembre 2004 venne funestata da un violento terremoto di magnitudo 9,3 che, a causa del conseguente tsunami, provocò la morte di circa 230 mila persone in 13 Paesi dell'Oceano indiano. Il centro di controllo degli tsunami del Pacifico ha dato subito l'allerta, lanciando un avviso di maremoto in vigore per tutto l'Oceano indiano.

Panico tra le popolazioni locali- Nella zona colpita dal sisma non sono mancate scene di panico: la popolazione locale, avvertito il pericolo, s'è catapultata fuori dalle proprie abitazioni per cercare rifugio altrove. Intanto le autorità thailandesi hanno dato ordine alle popolazioni che vivono sulle coste del Mar delle Andamane di muoversi verso l'entroterra, mettendosi al riparo su alture o, comunque, raggiungendo luoghi sicuri. In India e Sri Lanka, dove le autorità hanno lanciato immediatamente l'allarme tsunami, si temono onde alte fino a 6 metri. In India, nello specifico, l'allarme ha riguardato le isole Nicobare e Andamane.

Il Presidente indonesiano predica calma- Il Presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono ha subito tranquillizzato la popolazione. Nel corso di una conferenza stampa congiunta col premier britannico David Cameron, in visita nella nazione indonesiana, Susilo Bambang Yudhoyono ha dichiarato che "la situazione è sotto controllo" e che "a Banda Aceh non ci sono al momento notizie di danni o di onde distruttive", anche se l'allarme resta in vigore.  "C'è stato solo un po' di panico e la gente s'è rifugiata in luoghi elevati"- ha concluso il Presidente indonesiano.

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