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News su migranti e sbarchi in Italia

Dopo dodici giorni il Partito Democratico si è accorto del caso Sea Watch 3

Il Partito Democratico ha iniziato a parlare del nuovo caso Sea Watch 3 al dodicesimo giorno di permanenza in mare della nave della ONG tedesca. I democratici sostengono l’appello alla Corte di Strasburgo della ONG, spiegando che i giudici “potranno riscontrare le violazioni dei diritti umani che si commettono in queste ore”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il Partito Democratico ha chiesto che "l'Italia faccia la propria parte per far sbarcare immediatamente uomini e donne dalla Sea Watch". Sono passati dodici giorni da quando la nave dell'ONG tedesca ha salvato 53 migranti al largo della Libia e li ha portati ad un passo dall'Italia. Da allora la Sea Watch 3 fa avanti e indietro, si muove a zig zag in acque internazionali, costeggiando il limite con le acque territoriali italiane a poca distanza da Lampedusa. In attesa che la situazione si sblocchi, aspettando un'autorizzazione che il ministro dell'Interno Matteo Salvini non ha nessuna intenzione di dare, soprattutto dopo che è stato approvato il decreto sicurezza bis, che, in caso di attracco forzato della nave punirebbe duramente l'ONG.

Due tweet a distanza di poche ore l'uno dall'altro, dopo dodici giorni di silenzio. Fanpage.it aveva segnalato l'assurdità della mancata presa di posizione dei dem e aveva anche provato a far parlare i parlamentari del Pd. Oggi, dopo aver twittato di far sbarcare immediatamente i migranti dalla Sea Watch, l'account ufficiale del Partito Democratico si è appellato "alla Corte di Strasburgo per mettere fine al limbo per le persone a bordo della nave Sea Watch 3", supportando appunto la richiesta della ONG. Ma soprattutto, sottolinea il Pd, Strasburgo "potrà riscontrare violazioni dei diritti umani che si commettono in queste ore". Anche se, in realtà, più che di ore si tratterebbe di giorni.

Graziano Delrio, capogruppo del PD, si unisce all'appello, sempre 12 giorni dopo, spiegando che anche dal suo punto di vista "il governo italiano sta agendo in palese violazione dei diritti umani". E aggiunge: "Salvini faccia sbarcare immediatamente i naufraghi della Sea Watch, è disumano tenere 43 persone in ostaggio in mezzo al mare". Anche se in realtà ieri uno dei migranti è stato trasportato a terra da un gommone della guardia costiera per ragioni mediche, quindi tecnicamente sarebbero 42.

Fino a ora, si era registrata in particolare la voce di Matteo Orfini, deputato ed ex presidente del Partito Democratico, che aveva rilasciato diverse dichiarazioni sul caso Sea Watch, criticando anche il suo partito per il silenzio assordante: "Lo dico anche al mio partito, ancora una volta – scriveva su Facebook venerdì scorso – chiediamo subito che i porti italiani vengano aperti alla Sea Watch". Mentre sabato, in un tweet, invitava ironicamente i suoi colleghi dem a terminare "l'interessante discussione sulle amenità varie", per "chiedere tutti insieme di aprire i porti".

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