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Dl Immigrazione, Fico: “Sicurezza si costruisce con i diritti, non solo con il bastone”

L’affondo di Fico sul decreto Sicurezza e Immigrazione: “La sicurezza si costruisce tramite la costruzione di altri diritti, come quello all’istruzione, all’acqua pubblica, a vivere in una citta’ sana. Prendere il tema solo dalla parte del bastone significa fare una politica securitaria e non di sicurezza”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"La sicurezza si costruisce tramite la costruzione di altri diritti, come quello all'istruzione, all'acqua pubblica, a vivere in una città sana. Prendere il tema solo dalla parte del bastone significa fare una politica securitaria e non di sicurezza". Lo afferma stasera il presidente della Camera Roberto Fico a Presa Diretta, su Raitre. Il pentastellato Fico lancia il suo affondo al decreto Sicurezza e Immigrazione approvato oggi in Cdm, che attende adesso di essere convertito in legge.

Sulle sue posizioni personali, spesso in disaccordo con il governo Lega-M5S e con una parte del Movimento, su temi come quello dell'immigrazione, Fico spiega: "Io sono del M5S, non faccio una distinzione tra destra e sinistra del M5S. Il Movimento e' un contenitore che cerca di costruire altro, una visione post-ideologica del mondo. Il dibattito nel M5S deve sempre esserci". Mentre su un suo possibile avvicinamento al Partito democratico il presidente della Camera risponde così: "Non è un futuro che può interessarmi in questo momento. Dopo 90 giorni di crisi questa e' la strada, tramite un contratto di governo. Con il Pd in quei giorni è stato impossibile".

A proposito della Rai, di cui si parla molto in questi giorni per la nomina di Marcello Foa, dopo che il cda ha dato l'ok a maggioranza, Fico sottolinea: "Quando presiedevo la Vigilanza ho contestato fortemente la legge di Renzi sulla Rai. Nel momento in cui c'è, va superata con il confronto tra partiti e nel governo, per una Rai meritocratica, libera, indipendente. E' previsto dal contratto, se così non sarà vuol dire che sarà un fallimento da questo punto di vista. Una riforma per legge? Nella scorsa legislatura ho proposto una legge che toglieva l'influenza dei partiti sulla Rai e secondo me su questa strada si deve continuare. Il nostro Paese è morto sul conflitto di interessi, che non appartiene solo a Silvio Berlusconi". 

Oggi i capigruppo Pd a Camera e Senato, Graziano Delrio ed Andrea Marcucci, hanno inviato ai presidenti delle Camere Fico e Casellati esprimendo preoccupazione: "La candidatura e successiva nomina a presidente del consigliere Foa, è a nostro giudizio del tutto illegittima, considerato che lo stesso era già stato sottoposto al parere vincolante della Vigilanza l'1agosto, con esito contrario alla sua nomina. Tale parere, non essendo stato impugnato, conserva la sua validità ed efficacia, e dunque il Cda della società non avrebbe dovuto riproporre la medesima candidatura. Ci rivolgiamo di nuovo a voi, nel rispetto del vostro ruolo e dei vostri doveri, affinché tuteliate la commissione di Vigilanza dall'adozione di decisione forzate che rischiano, per la loro palese illegittimità, di avere pesanti ricadute sulla Rai".

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