Disastro Porto di Genova, Gip: “Con 1200 euro si poteva evitare la strage”

Il tragico incidente dello scorso maggio nel porto di Genova con il crollo della Torre dei piloti e la morte di nove persone poteva essere evitato con appena 1200 euro e qualche decina di minuti in più per la manovra della Jolly Nero. Come racconta il Secolo XIX, sarebbe questa la tesi sostenuta dal giudice per le indagini preliminari nell'ordinanza con cui ha ordinato la sospensione dal servizio per due mesi del comandante della nave portacontainer sbattuta sulla banchina, del primo ufficiale, e del pilota del rimorchiatore. Per il Gip Ferdinando Baldini, il comandante della nave infatti era sicuramente conscio dei pericoli nel muoversi a motori spenti e affidandosi solo ai rimorchiatori in uno spazio angusto come quello del porto di Genova.

Numerose decisioni errate del comandante della nave – Dalle registrazioni della scatola nera, pubblicate sempre dal quotidiano genovese, sembra infatti che il comandante della nave poco prima della partenza avrebbe riferito al primo ufficiale "Ogni volta che si parte da Genova bisogna farsi il segno della croce". Secondo il giudice del tribunale di Genova una manovra diversa e più sicura di quella che ha causato il crollo della torre era possibile e avrebbe richiesto "un aggravio di tempo di pochissimi minuti ed una maggiorazione di spesa assai ridotta, stimabile in circa 1200 euro". Al comandante e al pilota il Gip imputa svariate decisioni errate come quella di "effettuare la manovra con abbrivio, invece che ad abbrivio zero" con la nave dotata di un solo motore tra l'altro mal funzionante visto che in prova non era partito, ma anche quello di interrompere il collegamento costante con la sala controllo macchine