4 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sequestri da 130 milioni alla “nuova” Itavia: “Bruciati risarcimenti della strage di Ustica”

La Guardia di Finanza ha effettuato sequestri da 130 milioni di euro alla “nuova” Itavia. Secondo l’accusa, sarebbero stati bruciati i soldi ottenuti in seguito alla Strage di Ustica. Due indagati.
A cura di Gabriella Mazzeo
4 CONDIVISIONI
Immagine

Il Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro di circa 130 milioni di euro, emesso dal gip di Milano, nei confronti di due componenti pro-tempore del Cda di Aerolinee Itavia Spa, compagnia nota per il Dc-9 di Ustica, l'aereo coinvolto nell'incidente del 27 giugno 1980 nel mar Tirreno meridionale.

Si indaga su atti di disposizione patrimoniale sui beni della società, ha spiegato la Procura. Secondo quanto emerso dalle indagini, gli amministratori che hanno ottenuto il controllo della gestione di Itavia avrebbero azzerato il patrimonio aziendale derivante dai risarcimenti corrisposti alla Spa dai Ministeri della Difesa e delle Infrastrutture e dei Trasporti per la strage di Ustica del 1980.

Le accuse nei confronti dei due indagati

I due indagati avrebbero ottenuto il controllo della gestione di Itavia, diventandone anche azionisti di maggioranza. Secondo quanto si legge nella nota della Procura della Repubblica, i due indagati avrebbero pressoché azzerato il patrimonio aziendale residuo derivante dai risarcimenti per la strage del 1980, in particolare deliberando due operazioni di finanziamento pregiudizievoli, una da 130 milioni di euro (mai restituita) e l'altra da 45 milioni successivamente rimborsati, in favore di società a loro riconducibile.

Il finanziamento da 130 milioni di euro era stato usato per estinguere un prestito bancario utilizzato per acquisire il pacchetto di maggioranza di Itavia, rafforzando in tal modo la loro posizione nella società. Queste operazioni erano già state oggetto di giudizio da parte della magistratura civile che nell'aprile 2023 aveva nominato un curatore speciale che fin da maggio 2023 evidenziava irregolarità nei due finanziamenti "in danno della società, dei soci di minoranza e dei creditori". Alla luce di quanto emerso, la tutela tutela del patrimonio della società era stata affidata ad un amministratore giudiziario.

La dinamica della strage di Ustica

Nell'incidente del giugno del 1980 fu coinvolto il volo di linea della compagnia aerea Itavia, partito dall'aeroporto di Bologna – Guglielmo Marconi e diretto a Palermo. La partenza era programmata per le 18.15, ma venne posticipata di quasi due ore a causa di una tempesta su Bologna e dell'arrivo in ritardo dell'aeromobile Douglas Dc-9 che avrebbe dovuto trasportare circa 80 persone a Palermo.

Stando a quanto ricostruito, anche se molti dettagli della dinamica dell'incidente non sono ancora chiari a distanza di anni, l'aereo perse il contatto radio col centro di controllo d'area di Roma, responsabile del servizio di controllo del traffico aereo ubicato presso l'aeroporto di Roma-Ciampino. Il velivolo  si spezzò e i suoi frammenti caddero nel mar Tirreno. Nell'incidente morirono 81 persone tra passeggeri ed equipaggio.

Si tratta del quarto disastro aereo italiano per numero di vittime. Varie ipotesi sono state formulate nel corso degli anni riguardo alla natura e alle cause dell'incidente. Una delle più battute riguarda il coinvolgimento internazionale francese, libico e statunitense, con il DC-9 che si sarebbe trovato sulla linea di fuoco di un combattimento aereo e sarebbe stato bersagliato per errore da un missile Nato.

4 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views