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Dieta mediterranea addio: si mangia sempre meno pasta e verdura fresca

I preoccupanti dati della Coldiretti: calano anche gli acquisti di olio e verdura (-4%) a causa dei tagli al carrello della spesa.
A cura di Redazione
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Con la crisi crolla la spesa a tavola degli italiani che nel 2014 dicono addio alla dieta mediterranea, dalla pasta (-5 per cento) all’extravergine (-4 per cento), dal pesce (-7 per cento) alla verdura fresca (-4 per cento) rispetto al 2013. L'analisi è della Coldiretti che ha "misurato" gli acquisti delle famiglie italiane nel primo bimestre dell'anno. Il risultato è nient'affatto rassicurante: continua il trend negativo degli acquisti in atto da anni; i prodotti base della dieta mediterranea – sottolinea la Coldiretti – sono quelli che hanno maggiormente subito il taglio della spesa alimentare che in media è stato pari al 2 per cento e non ha risparmiato nessun prodotto della tavola. In controtendenza solo il vino che – continua la Coldiretti – registra un aumento della spesa del 3 per cento a fronte però di un calo nel numero di bottiglie acquistate per effetto della tendenza degli italiani a bere meno ma meglio. A cambiare è stata anche la composizione della spesa per effetto della crisi che ha costretto le famiglie ad una profonda “spending review del carrello” che potrebbe avere pesanti conseguenze anche sulla salute. Pane, pasta, pesce, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari si sono dimostrati infatti – precisa la Coldiretti – un elisir di lunga vita per gli italiani: nel corso di dieci anni sono più che raddoppiati (+138 per cento) gli ultracentenari presenti in Italia che può contare su 15.080 over 100 secondo l’ultimo censimento della popolazione elaborato dall’Istat nel 2011 ed oggi gli italiani sono tra i piu’ longevi del mondo con una vita media che ha raggiunto i 79,4 anni per gli uomini e a 84,5 per le donne.

Ma il futuro è preoccupante con gli acquisti di frutta e verdura che per esempio nel 2013 sono crollati al minimo da inizio secolo con le famiglie che sono state costrette a a mettere oltre 100 chili di ortofrutta in meno nel carrello, rispetto al 2000, secondo le analisi della Coldiretti dalle quali si evidenzia un drammatico calo del 18 per cento nelle quantità consumate dalle famiglie che hanno portato sulle tavole appena 320 chili di ortofrutta nel corso del 2013. Una situazione preoccupante poiché la raccomandazione del Consiglio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per una dieta sana e quella di mangiare piu’ volte al giorno frutta e verdure fresche per un totale a persona di almeno 400 grammi, ma – sostiene la Coldiretti – in Italia la quantità consumata e scesa purtroppo al di sotto, con situazioni piu’ preoccupanti per i bambini. Il numero dei bambini e adolescenti che mangia frutta e verdura a ogni pasto è sceso al 35 per cento a fronte del 37 per cento nel 2012, mentre quelli che la mangiano una volta al giorno sono passati al 35 per cento, contro il 39 per cento, e si registra anche un aumento di coloro che non l'assumono o lo fanno un massimo di 2 volte a settimana (31 per cento contro il 24 per cento).

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