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Dati Istat: aumenta l’inflazione, alle stelle il prezzo della benzina

Nuovo aumento dell’inflazione; l’Istat registra un aumento del 2,1%: il più alto dal 2008. I maggiori rincari riguardano benzina, gasolio, gpl e alimentari.
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aumento della benzina

Solo a dicembre davamo notizia del raddoppio dell’inflazione su base annua e nessuna buona nuova per questo 2011. Il tasso d’inflazione a gennaio ha toccato il 2,1% contro l’1,9% del mese precedente. Un dato allarmante, secondo gli esperti, che lo registrano come la stima più alta dal 2008.

A determinare il repentino rialzo sono soprattutto i beni energetici non regolamentati: in particolare la benzina è aumentata dell’11,3% su base annua e 3,5 % su base mensile; il gpl ha subito un incremento del 26,3% su base tendenziale e un incremento congiunturale del 7,8%; il gasolio ha registrato un incremento del 15,7% su base annua e del 4% su base mensile; per quanto concerne il gasolio da riscaldamento l’indice ha segnato a gennaio un rialzo del 14,8% su base annua e del 3,2% mensile.

La Federconsumatori e l’Adusbef, ovverosia l’Associazione difesa consumatori e utenti bancari, finanziari ed assicurativi, ritengono il dato inaccettabile e preoccupante in quanto rappresenta, solitamente, una sottostima dei dati forniti dall’Oms (Osservatorio NazionaleFederconsumatori) che considera gli aumenti anche in relazione alle conseguenze sui consumatori. Inoltre i presidenti delle due associazioni, Rosario Trefiletti per Federconsumatori ed Elio Lannutti per Adusbef, dichiarano l’eccezionale rialzo come "l'evidente dimostrazione che vi sono delle intollerabili speculazioni in atto, contro le quali è indispensabile intervenire con la massima determinazione".

Oltre al caro benzina sono interessati dalla stangata anche gli alimenti non lavorati che hanno subito la variazione mensile più consistente, l’Istat registra, infatti, un +0,8% su prodotti alimentari e bevande analcoliche. Tale aumento è da ricondurre al rincaro dei prezzi dei vegetali freschi (+12,7% su base mensile). Le famiglie italiane, inoltre, si troveranno a fronteggiare anche l’aumento per ciò che concerne i prezzi di Abitazione, acqua, elettricità e combustibili per cui si calcola un rialzo dello 0,7%. Per quanto riguarda i trasporti, invece, si registra un + 4,3% sul piano tendenziale.

Le città maggiormente colpite da quest’ulteriore aumento dell’inflazione sono, secondo l’Istat,  equamente distribuite lungo lo Stivale: al Nord troviamo Aosta che registra +4,0%, al Sud Bari con un +2,7% e infine al centro Roma dove il dato sale al +2,4%; gli aumenti sono calcolati su base annua.

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