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L'omicidio di Elisa Claps

Danilo Restivo parla di Elisa Claps nell’udienza sull’omicidio di Heater Barnett

Nel corso di un’udienza sul processo di Heater Barnett, dove l’unico indagato risulta essere Danilo Restivo, l’imputato ha parlato anche di Elisa Claps. Ricordiamo che i resti della studentessa sono stati trovati dopo 17 anni, nella Chiesa della Santissima Trinità di Potenza, dov’era stata vista l’ultima volta.
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A Salerno, così come in Inghilterra si indaga su Danilo Restivo, accusato del delitto di Elisa Claps e recluso in carcere per l'omicidio di Heater Barnett, una vicina di casa di Restivo di professione sarta, trovata uccisa a martellate. Nel corso della sua deposizione dinanzi alla Crown Court di Winchester, che dovrà giudicarlo proprio per l'omicidio della sarta, Restivo parla di Elisa Claps, il cui corpo, lo ricordiamo, è stato ritrovato in stato di decomposizione lo scorso 17 marzo nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza, dove Elisa si era recata proprio il giorno della scomparsa.

Proprio in quella chiesa, inoltre, il giorno della scomparsa era stata vista parlare con Danilo Restivo, l'unico indagato per il delitto della giovane  potentina. Ricordiamo che nel marzo scorso il programma Chi l'ha visto diede notizia del fatto che sulla maglietta di Elisa vennero trovate tracce del DNA di Restivo. Oggi, in occasione del processo per l'omicidio della sarta inglese, Restivo ha confermato la sua attrazione per Elisa Claps, dalla quale aveva subito un rifiuto. Ha ricordato di averla conosciuta tramite il fratello, Luciano Claps, nel luglio del 1993 ; dopo pochi incontri il giovane Restivo si dichiarò alla giovane Elisa, che lo rifiuta.  Al tempo Elisa era già impegnata, infatti, con un ragazzo siciliano. In merito a questo rifiuto Danilo ha detto che rimase un po' deluso ma che, al tempo stesso non voleva causare guai siccome Elisa era la sorella di un suo caro amico.

Poi i ricordi arrivano al giorno della scomparsa di Elisa, a quel lontano 12 settembre del 1993.  Racconta che i due avevano un appuntamento,  perché pur avendo subito un rifiuto, Restivo la considerava un'amica.  Era stato lui a chiedere di incontrarsi, voleva parlarle di una certa Paola Santarsiere per la quale Restivo si era preso un cotta e dalla quale, nuovamente, aveva subito un rifiuto. Voleva sapere da Elisa se fosse il caso di mandarle un mazzo di fiori. Dice che si spostarono dietro all'altare perché in chiesa c'era gente che stava pregando. Elisa gli consigliò di lasciar perdere e si disse agitata.  poco prima fuori dalla chiesa aveva incontrato un uomo che aveva tentato di molestarla.

Nel corso della deposizione si fa riferimento, inoltre, al vizio di Restivo di tagliare ciocche di capelli. Restivo dice di aver cercato di curarsi presso uno psicologo, ad ogni modo ricorda che il gesto di cui è stato più volte protagonista non è reato.

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