Cuneo, artigiano muore schiacciato da un tubo di metallo mentre ristruttura un capannone
Daniele Racca, un artigiano di 44 anni titolare di una piccola società di ristrutturazioni edili, è morto questa mattina a Savigliano, nell'ex capannone Origlia, dove stava svolgendo dei lavori di riconversione degli spazi di uno stabilimento. L'uomo viveva in frazione San Biagio di Centallo. I tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118 si sono rivelati inutili.
Sul luogo della tragedia sono arrivati anche i vigili del fuoco che hanno liberato il corpo di Racca, rimasto schiacciato sotto un tubo che stava tagliando durante la ristrutturazione dell'ex fabbrica. L'artigiano era su un cestello ed è rimasto incastrato tra il tubo e una trave, perdendo la vita. In merito a quanto accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri e dello Spresal. Proprio stamattina Maurizio Landini, segretario della CGIL, ha dichiarato a margine di un incontro a Torino: "Quello degli incidenti sul lavoro è un dramma che continua. Dall'inizio dell'anno i morti sono stati più di 200 e aumentano gli infortuni e le malattie professionali. Prevale ancora una cultura che vede nella salute e nella sicurezza non un investimento ma un costo. Si continua a morire come si moriva cinquant'anni fa. È inaccettabile. Si fa un gran parlare di era digitale e di tecnologie, di nuovi modi di lavorare, ma spesso i modelli organizzativi e le logiche sono altre. Su questo bisogna agire: c'è bisogno di investire maggiormente in formazione e prevenzione. E c'è bisogno di investire sugli organi ispettivi".
Tre infortuni sul lavoro mortali in una mattinata
Quello di Savigliano è stato il terzo infortunio mortale della mattinata: un operaio infatti è morto mentre lavorava nel porto di Livorno nel garage di una nave Moby, mentre un altro è stato investito e ucciso da un furgone nelle campagne di Sestu, in provincia di Cagliari.